Salta il piano per gli svincoli di cantiere, ora si dialoga per il transito dei camion
di Andrea Rifatto | 29/06/2024 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 29/06/2024 | ATTUALITÀ
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I mezzi pesanti transitano sui lungomari jonici
I piani sono ormai saltati e per almeno un altro anno bisognerà convivere con i mezzi pesanti dei cantieri del raddoppio ferroviario sulla viabilità locale. Incassato il no dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica alla procedura semplificata per la costruzione degli svincoli provvisori di Sant’Alessio Siculo e Nizza di Sicilia sull’autostrada Messina-Catania, finalizzati a “scaricare” la Statale 114 e i lungomari dai traffici aggiuntivi, Rete Ferroviaria Italiana si è messa subito al lavoro per raggiungere comunque l’obiettivo, seppur slittato di un anno, e parallelamente dialoga con i comuni per migliorare la convivenza con il transito dei camion, che continuerà ad aumentare con lo scavo delle gallerie. Il Mase ha ritenuto che con riferimento agli aspetti ambientali “non possa escludersi la sussistenza di potenziali impatti significativi e negativi sia nella fase della cantierizzazione (possibili impatti sulla componente atmosferica legati all'incremento di rumori, vibrazioni e produzione di polveri per la movimentazione dei materiali e dai mezzi di cantiere), sia nella fase di esercizio (traffico di mezzi pesanti diretti e provenienti alle aree di cantiere) e ha suggerito la presentazione dell’istanza di verifica di assoggettabilità a valutazione di impatto ambientale. Rfi non ha perso tempo e il referente di progetto, l’ingegnere Maurizio Infantino, ha scritto al commissario straordinario di Governo Filippo Palazzo, all’ingegnere Marco Marchese della Direzione Investimenti Area Sicilia e Calabria e all’ingegnere Salvatore Vanadia di Italferr comunicando che si procederà da subito con l’istanza di Valutazione di impatto ambientale da sottoporre al Ministero e che i tempi necessari per l'integrazione dello studio di impatto ambientale sono stati stimati in circa 45 giorni. Dunque è stato stilato un nuovo cronoprogramma che prevede l'inizio dei lavori per le due rampe dell’A18 tra dicembre 2024 e gennaio 2025, con la messa in funzione per fasi dei vari allacci da concludersi entro l'estate 2025; nel frattempo, oltre la valutazione di impatto ambientale, bisognerà ottenere i pareri del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e acquisire le aree con l’occupazione temporanea (già avviata). In uno stato meno avanzato, invece, l’iter per il terzo allaccio autostradale a Itala-Scaletta Zanclea. Alla stazione centrale di Catania si è tenuto il tavolo convocato da Rfi per discutere delle modalità di transito dei mezzi pesanti sui lungomari e sulle strade joniche, alla presenza dei sindaci di Roccalumera, Alì Terme e Itala e in collegamento da remoto dei colleghi di Santa Teresa di Riva, Furci Siculo, Nizza di Sicilia e Taormina: l’ente ferroviario ha presentato una bozza contenente le fasce orarie di transito dei mezzi pesanti tra Sant’Alessio Siculo e Nizza di Sicilia, diversificate in base al periodo invernale (15 settembre-15 giugno), estivo (16 giugno-31 luglio) e per il mese di agosto con due ipotesi (1-11 e 26-14 settembre e 12-25 agosto), applicando le restrizioni ministeriali e quelle aggiuntive. L’ipotesi prevede lo stop ai camion in diversi momenti della giornata e per tutte le 24 ore nelle giornate di sabato e domenica, ma i sindaci hanno chiesto miglioramenti del piano per trovare la sintesi nell’interesse di tutti ed emanare le singole ordinanze e si sono riservatati di approfondire e valutare eventuali modifiche. Il confronto è stato quindi aggiornato a giovedì prossimo.