Salvaguardia della costa di Santa Teresa, parte la conferenza di servizi con 24 soggetti
di Andrea Rifatto | oggi | ATTUALITÀ
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Gli scogli posati sotto il tratto di lungomare crollato
«Speriamo entro febbraio-marzo di poter dare inizio a questa grande opera, che i cittadini attendono da troppo tempo». Lo ha detto il presidente della Regione, Renato Schifani, durante l’ultimo sopralluogo sul lungomare crollato a Santa Teresa di Riva, riferendosi agli interventi integrati per la protezione dei litorali in erosione finanziati dalla Regione cinque anni fa con 10 milioni di euro e appaltati nel 2021 all’impresa “Consorzio Ciro Menotti” di Ravenna per l’importo di 7 milioni di euro. Per aprire il cantiere, però, da quattro anni si attende il rilascio della valutazione di impatto ambientale da parte della Regione e adesso l’iter sembra giunto davvero al traguardo, considerato che nei prossimi giorni si consumerà un passaggio decisivo. Il dirigente responsabile del Servizio Autorizzazioni e Valutazioni Ambientali dell’Assessorato Territorio e Ambiente, Antonio Patella, ha infatti firmato la convocazione della prima riunione della conferenza di servizi per il rilascio della Via e dell’autorizzazione regionale all’immersione della sabbia in mare, nell’ambito del Provvedimento autorizzatorio unico regionale (Paur), che si terrà il 10 febbraio, alle 10:30, in via telematica. Al tavolo siederanno ben 24 soggetti diversi per rilasciare i pareri e i titoli abilitativi necessario all’avvio dei lavori di salvaguardia della costa, che prevedono la realizzazione di 14 pennelli in scogli lavici con una parte emersa inclinata a sud ed un’unghia soffolta, parallela alla battigia, rivolta a nord; 15 barriere in materiale sciolto, in misura del 30% di quello proveniente dall’escavo del torrente Savoca, di lunghezza variabile e con una gradino largo 12 metri e il ripascimento sulla spiaggia con 177.443 mc di sabbia proveniente dal torrente Savoca. Ma quale sarà il compito della conferenza di servizi? Nel corso della riunione avverrà l’illustrazione del progetto da parte del proponente, l’esposizione delle controdeduzioni al parere istruttorio intermedio della Commissione tecnico-specialistica, il rilievo di eventuali elementi ostativi al rilascio dell’autorizzazione da parte dei rappresentanti di amministrazioni ed enti competenti e l’acquisizione di eventuali autorizzazioni-concessioni-pareri-nulla osta-assensi. Nel corso della prima riunione avverrà la calendarizzazione dei successivi lavori della conferenza di servizi e nel corso delle sedute verrà considerato acquisito l’assenso senza condizioni di amministrazioni ed enti il cui rappresentante non partecipi alle riunioni o, pur partecipandovi, esprima un dissenso non motivato o riferito a questioni che non costituiscono oggetto della conferenza. L’auspicio è che la procedura si concluda al più presto, consentendo l’avvio dei lavori a mare a partire dalla zona sud del litorale, maggiormente esposta alle mareggiate e al rischio di subire ulteriori danni oltre quelli causati dai marosi del 17 e 18 gennaio. I lavori di messa in sicurezza del lungomare sono iniziati nei giorni scorsi con la posa dei massi sulla spiaggia per arginare la potenza delle onde marine, che hanno comunque lambito il muro di contenimento crollato ma senza provocare ulteriori cedimenti.