Giovedì 21 Novembre 2024
Manca ancora l'ok dell'Amministrazione all'esecutivo e il cantiere subisce ritardi


Salvaguardia della costa di Santa Teresa, progetto non approvato e slittano i lavori

di Andrea rifatto | 27/05/2022 | ATTUALITÀ

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Una delle zone più colpite dall'erosione

Se nella vicina Sant’Alessio Siculo il cantiere è pienamente operativo sia sulla spiaggia che in mare, a Santa Teresa di Riva bisognerà attendere ancora qualche mese per veder partire le opere di salvaguardia della costa dall’erosione. L’intervento consisterà nella posa di 14 pennelli lunghi tra 60 e 65 metri costituiti da scogli, con un doppio strato di massi per “intrappolare” i sedimenti marini e proteggere dalle mareggiate e il successivo ripascimento emerso del litorale (per una lunghezza di 3,3 km) e quello sommerso dei tratti intermedi con i sedimenti prelevati nel torrente Savoca, per un totale di circa 80.000 metri cubi. Il progetto esecutivo non è stato però ancora approvato dall’Amministrazione comunale e dunque ormai è impossibile partire con i lavori prima dell’estate, anche perchè l’esecuzione delle opere potrebbe pregiudicare la stagione balneare. Dunque è probabile che il cantiere venga aperto ormai dopo l’estate, con un ritardo di un anno rispetto alla tabella di marcia annunciata nel 2021, per una durata complessiva prevista di 38 mesi. Oltre un anno fa, era il 22 marzo del 2021, il Commissario delegato contro il dissesto idrogeologico in Sicilia ha affidato l’appalto integrato da 5,8 milioni di euro, grazie al finanziamento regionale da 10,6 milioni di euro, per la progettazione esecutiva e la realizzazione delle opere al “Consorzio Ciro Menotti” di Ravenna e da quella data la società aveva 45 giorni per consegnare l’elaborato e poi partire con le opere, la cui durata prevista è di 38 mesi. 

Ma i tempi non sono stati rispettati, soprattutto perchè è stato necessario individuare nuovi progettisti in quanto la società “Artec Associati” di Taormina, scelta dal consorzio ravennate per redigere la progettazione esecutiva, è stata esclusa per problemi giudiziari del suo amministratore nell’ambito di un’inchiesta sugli appalti truccati al Comune di Falcone. Ad agosto scorso “Ciro Menotti” ha quindi affidato l’incarico alle società “Omniservice Engineering Srl” di Aragona (Agrigento) come mandataria al 52% e alle mandanti “Geotechical Design Group Srl” di Roma (43%), Geol. Orazio Barbagallo di Acireale (3%, unico professionista rimasto) e ing. Erasmo Vella di Trapani (2%) e i tempi sono dunque slittati. Successivamente è stato necessario aggiornare il progetto ed effettuare nuovi rilievi in mare e sulla spiaggia, anche in considerazione del cambiamento dello stato dei luoghi negli ultimi anni, e poi modificare gli elaborati che dovranno essere approvati dal Comune prima di poter dare il via ai lavori. Secondo i progettisti il ripascimento emerso consentirà un avanzamento immediato della linea di costa, protetta dai pennelli, mentre quello sommerso consentirà di ridurre il fondale e quindi nel tempo si avrà un avanzamento della linea di riva in seguito alla minore agitazione ondosa. Un intervento di salvaguardia della costa più che urgente e indispensabile per salvare la spiaggia e il lungomare, visto il notevole avanzare dell’erosione nel corso degli ultimi vent’anni.


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