Salvare la Cardiochirurgia pediatrica di Taormina: Mandanici boccia la mozione, sì a Nizza
di Andrea Rifatto | 06/06/2023 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 06/06/2023 | ATTUALITÀ
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La struttura rimane aperta per almeno altri sei mesi
La mobilitazione per salvare il reparto di Cardiochirurgia pediatrica di Taormina e mantenerlo attivo anche dopo l’apertura della struttura prevista a Palermo sta coinvolgendo da diversi mesi anche i Consigli comunali del comprensorio jonico, che soprattutto nelle ultime settimane, anche dopo l’annuncio della proroga, hanno approvato nuove mozioni finalizzate a sollecitare il governo regionale a non interrompere i rapporti con l’ospedale “Bambin Gesù” di Roma e rinnovare la convenzione per il Ccpm taorminese. Ma non tutti i comuni si sono espressi favorevolmente, come può sembrare scontato, visto che in caso è arrivata persino una bocciatura. È quanto accaduto a Mandanici, dove in aula è approdata la mozione proposta dalla presidente Anna Misiti che impegnava il sindaco, in rappresentanza dell’intera Amministrazione comunale e della comunità cittadina, “a farsi promotore presso la deputazione regionale affinché provveda a formulare in Assemblea regionale una mozione che impegni il governo a rivedere la posizione politica-amministrativa in ordine alla mancata proroga della convenzione con il Bambin Gesù di Roma, per la prosecuzione degli interventi nel reparto di Cardiochirurgia pediatrica di Taormina per non privare il territorio messinese di un presidio sanitario di fondamentale importanza per la Sicilia orientale e la Calabria”. Il sindaco Giuseppe Briguglio, però, ha ritenuto la mozione superflua in quanto la Regione siciliana ha già decretato la proroga della convenzione, e seppur la presidente abbia fatto notare che si tratti di un prolungamento di soli sei mesi e che fosse da ritenersi valida una mozione che impegni il sindaco in prossimità della scadenza della convenzione, il parere del primo cittadino non è cambiato e lo stesso ha risposto che la proroga è stata decisa per sei mesi in quanto la Regione non ha in bilancio somme a sufficienza, ritenendo superato ormai lo scopo della mozione. Il gruppo di maggioranza consiliare che fa riferimento a Briguglio ha così bocciato con sei voti contrari la mozione per la Cardiochirurgia pediatrica di Taormina, che ha ottenuto solo il voto favorevole della presidente Misiti, in rotta di collisione da tempo con l'Amministrazione, mentre i tre consiglieri di minoranza erano assenti. Via libera all’unanimità invece a Nizza, dove la mozione per garantire il definitivo mantenimento del Centro di Cardiochirurgia pediatrica, presentata su proposta del presidente Gaetano Scarcella pochi giorni dopo la sottoscrizione della proroga, è stata ampiamente condivisa dal sindaco, dalla giunta e da tutte le componenti politiche ed è stata votata da tutto il Consiglio comunale. Oltre ad evidenziare preoccupazione e contrarietà alla ipotesi di chiusura, il Consiglio nizzardo chiede espressamente che il Governo regionale rivendichi dal Ministero della Salute la concessione di una specifica deroga per consentire l’esistenza di due Centri in Sicilia e che le forze politiche e parlamentari regionali e nazionali agiscano in tutte le sedi istituzionali per garantire in maniera definitiva il mantenimento della Cardiochirurgia pediatrica di Taormina, divenuto nel tempo un centro di eccellenza per la qualità dei servizi sanitari resi in favore di centinaia di piccoli pazienti e punto di riferimento per il Mediterraneo. Con la mozione il Consiglio impegna tutta l’Amministrazione ad assumere ogni utile iniziativa per sensibilizzare tutti gli attori istituzionali interessati, in merito al grave ed irreparabile danno che verrebbe arrecato a tutti i pazienti ed alle loro famiglie in caso di chiusura ed alla necessità di individuare una soluzione definitiva, senza dover fare ricorso a reiterate proroghe per periodi limitati. Nelle scorse settimane anche altri Consigli comunali hanno approvato le mozioni, come Letojanni, Santa Teresa di Riva, Sant'Alessio Siculo.