Giovedì 21 Novembre 2024
Prevista la sistemazione idrogeologica del tratto alla foce grazie ai fondi regionali


Santa Teresa, al traguardo la gara per il torrente Agrò: appaltati lavori per 1,6 milioni

di Andrea Rifatto | 20/03/2022 | ATTUALITÀ

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Obiettivo è mettere in sicurezza l'abitato

È giunta al termine la gara dell’appalto integrato per la sistemazione idrogeologica del torrente Agrò a Santa Teresa di Riva, intervento finanziato nel 2019 dalla Regione con 3 milioni 417mila euro di fondi europei. L’Urega di Messina ha concluso nel corso di una sola seduta le procedure per individuare l’operatore che dovrà occuparsi di progettazione esecutiva ed esecuzione delle opere ed ha formulato la proposta di aggiudicazione che diventerà presto definitiva, dopo la firma del provvedimento da parte del responsabile dell'Ufficio tecnico comunale. Il bando prevedeva una gara con il criterio del minor prezzo, motivato dal Comune con la necessità di accelerare i tempi per non rischiare di perdere il finanziamento, e alla scadenza del termine sono giunte 48 offerte, con ribassi dal 18 al 32%: la commissione di gara, composta da Alessandro Pruiti Ciarello (presidente), Giovanni Franciò (vicepresidente) e Francesco Scarcella dell'Ufficio tecnico, ha calcolato come soglia di anomalia la percentuale del 30,7142% e dunque sono state escluse le proposte con percentuale pari o superiore a questa soglia e sono rimaste in gara 18 imprese. Ad aggiudicarsi l’appalto è stato così il “Consorzio Stabile InfraTech” di Sant’Agata di Militello con il 30,7063%, mentre secondo è giunto il “Consorzio stabile Agoraa” di Tremestieri Etneo con il 30,7029%. L’importo a base d’asta era di 2 milioni 285mila 673 euro, di cui 2 milioni 264mila 406 per lavori, 16mila 347 per servizi di ingegneria e 4mila 918 per approfondimento indagini geologiche in fase esecutiva e il vincitore ha ottenuto l’appalto per 1 milione 583mila 828 euro, oltre 18mila 785 euro per oneri di sicurezza, per un totale di 1 miliona 602mila 613 euro. Dopo la firma del contratto, l’impresa avrà 45 giorni per redigere il progetto esecutivo e poi partiranno i lavori, che dureranno un anno.

Nel torrente Agrò è previsto il decespugliamento delle aree golenali, la riprofilatura dell’alveo con scavi e riporti di materiale sovralluvionato, il rivestimento corticale delle porzioni di argini asportati dalle piene, la realizzazione di massicciate di protezione delle sponde dall’erosione nella parte terminale, interventi di protezione  delle pile del ponte ferroviario dallo scalzamento con l’impiego di massi, il rivestimento del fondo dell’alveo nei punti di maggiore criticità idrogeologica, la predisposizione di piste di accesso al torrente e la ricollocazione alla foce del terreno sovralluvionato rimosso dal letto torrentizio, in modo da favorire il ripascimento naturale della linea di costa. La Regione ha chiesto in particolare l’adozione di tecniche di ingegneria naturalistica e di prevedere un adeguato intervento di riqualificazione con vegetazione tipica dei torrenti e specie vegetali autoctone, oltre che un elaborato cartografico dal quale si evincano le zone e le modalità di posizionamento sulla spiaggia della sabbia rimossa dal torrente, per escludere possibili ostruzioni dell’alveo in caso di piene e/o mareggiate.


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