Giovedì 07 Novembre 2024
Cittadini e viaggiatori contestano i parcheggi a pagamento realizzati nel piazzale


Santa Teresa, Amministrazione travolta dalle critiche per le strisce blu alla stazione

di Andrea Rifatto | 04/11/2024 | ATTUALITÀ

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In totale tracciati 17 stalli a pagamento

Raffica di reazioni contrarie a Santa Teresa di Riva all’istituzione della sosta a pagamento anche nel piazzale della stazione ferroviaria. Alla notizia che abbiamo dato nei giorni scorsi sulla realizzazione di 17 stalli nello slargo al centro del paese, dove ne restano un’altra decina per la sosta libera, non è stata accolta di buon grado dai cittadini e soprattutto da quanti viaggiano in treno e sono soliti lasciare l’auto nel piazzale, utilizzato anche dai residenti. Una decisione assunta dall’Amministrazione comunale per rimediare alla mancanza di stalli rispetto ai 350 previsti nella gara d’appalto (la dittà ne ha tracciati in realtà 352) che però non sono stati totalmente ricavati sulla Statale 114, sulla via Torrente Agrò e sulla via Stradella Catania, le tre aree dove esistevano già i parcheggi a pagamento. «Una decisione alquanto discutibile che graverà sulle tasche dei pendolari che vanno a lavorare - commenta Rosario - praticamente dovranno pagare l’intera sosta tutti i giorni»; «Non lo trovo corretto per chi ogni mattina deve recarsi sul posto di lavoro - il pensiero di Antonio - a pagare le conseguenze in questo caso sono tutti i pendolari. Lo trovo irrispettoso nei loro confronti, oltre al fatto che del parcheggio antistante la stazione se ne può fare benissimo a meno, non vedo tutta la necessità di strisce blu»; per Pietro «I pendolari sono lavoratori che si recano sul posto di lavoro con il treno per risparmiare - evidenzia - ed ecco che arriva il Comune che li purga senza considerare che viaggiando in treno si inquina di meno»; secondo Patrizia «Alla stazione potevano proprio evitare, la gente che va a lavorare con il treno lo fa per risparmiare, che senso ha prendersi la scomodità di viaggiare seguendo orario rigidi se poi quello che risparmia lo deve dare al Comune?». 

Per l’ente quella di tracciare le strisce blu anche nel piazzale della stazione è sembrata l’unica soluzione possibile per risolvere un errore compiuto a monte, poiché non si è considerato che con l’installazione dei sensori di parcheggio (previsti nel bando come offerta migliorativa) sarebbe stato necessario suddividere i singoli stalli e dunque sarebbe stato opportuno ricontarli prima di bandire la gara: «Si fa un capitolato senza mappare dove sono gli stalli blu o meglio non si ha idea oggi quanti sono - fa presente Lorenzo - e poi qualcuno (l’aggiudicatario) dice educatamente che i conti non tornano e se ne ricavano alcuni nel primo posto che passa per la mente. Poi si sceglie così oculatamente dove istituire la sosta a pagamento fregandosene dei pendolari e di chi usa il treno quotidianamente - prosegue - per non dire che l’attuale nuova distribuzione degli stalli impedisce l’accesso carrabile all’area carico delle ferrovie. Tanto gli stalli saranno utilizzati per la fermata e dunque non è a pagamento. La verità è che non si è in grado né di pianificare la viabilità, né di trarne profitto dalla gestione della sosta». Secondo un altro cittadino, Giuseppe, «Le strisce blu nascono dove c’è una zona commerciale per dare la possibilità a tutti di posteggiare, in altre zone non ha senso. Ora si vedranno le macchine in sosta perenne nelle traverse». Un rischio, quello della sosta selvaggia nelle vie interne, che non è da sottovalutare.


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