Santa Teresa, cedimento dopo un anno dall'apertura sulla nuova strada a Misserio - FOTO
di Andrea Rifatto | oggi | ATTUALITÀ
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Cedimenti su strada e marciapiede
Un imprevisto che si è manifestato ad appena un anno dall’inaugurazione dell’opera, suscitando perplessità tra i cittadini. Non tutto è andato per il verso giusto durante i lavori di consolidamento eseguiti all’ingresso della frazione Misserio a Santa Teresa di Riva, finanziati dalla Regione nel 2019 con un contributo di 1 milione 646mila 487 euro e conclusi nel dicembre 2023. Da qualche tempo sulla sede stradale e sul marciapiede sono apparse delle vistose lesioni provocate da un cedimento del terreno sulla parte della Strada provinciale 23 costruita in ampliamento, visibili sia sull’asfalto ma soprattutto sulla pavimentazione in mattoncini autobloccanti del marciapiede, dove si è aperta una frattura tra la sommità del muro di contenimento in cemento armato e la parte posata sul nuovo rilevato stradale. Le lesioni non indicano la ripresa di un dissesto idrogeologico ma sono segni che manifestano un assestamento del terreno legato ad un’insufficiente costipamento dello stesso, operazione di riassetto con la quale ne viene aumentata la compattezza riducendo il volume degli spazi vuoti con l’obiettivo di migliorarne le caratteristiche meccaniche ai fini della riduzione della compressibilità (e quindi dei cedimenti) e l’incremento della resistenza. Il progetto prevedeva proprio il riempimento del volume compreso tra il vecchio muro della Sp 23 e il nuovo muro di contenimento con strati di terreno opportunamente costipati per ampliare la sede stradale, ma la necessità di chiudere il cantiere entro il 31 dicembre 2023, termine di scadenza per le operazioni finanziate a valere sui fondi Po Fesr 2014-2020, ha costretto ad accelerare tutte le operazioni e dunque sia l’asfalto che la pavimentazione sono stati posati a breve distanza dall’esecuzione del costipamento del terreno, che visti i risultati aveva evidentemente la necessità di subire interventi di riassetto anche nei mesi successivi per aumentarne la compattezza ed evitare successivi cedimenti, ipotizzabili già allora. Il Comune ha notato l’inconveniente e ha interessato subito il direttore dei lavori, l’ingegnere Giovanni Curcuruto, e l’impresa “Sa.Co.Rest Srl” di Favara, che adesso dovrebbe intervenire per rimediare effettuando l’intervento necessario a rimediare all'assestamento del terreno senza costi aggiuntivi per il Comune, in quanto le opere sono in garanzia. Il certificato di regolare esecuzione è stato redatto il 12 febbraio dello scorso anno dal direttore dei lavori, sottoscritto dall’impresa e dal responsabile unico del procedimento, il tecnico comunale Francesco Scarcella e con tale documento, approvato il 25 novembre dal Comune, è stata collaudata l’opera, dichiarata realizzata in conformità al progetto esecutivo. Il 2 dicembre è stato invece liquidato lo stato finale alla ditta esecutrice dei lavori, costati complessivamente 712mila 917 euro al netto del ribasso d’asta del 37,3214%, oltre a 378mila 178 euro di somme a disposizione e 555mila 391 euro di economie. L’intervento ha permesso di mettere in sicurezza il versante all’ingresso della frazione per un’estensione di 110 metri fino a piazza San Vito, grazie alla realizzazione di un muro in cemento armato con fondazione su pali, seguito dall’allargamento della sede stradale, la realizzazione del marciapiede lato torrente con una ringhiera di protezione in ferro alternata da pilastrini, la regimentazione delle acque piovane e la realizzazione di parcheggi.