Santa Teresa, centro cottura chiuso: la minoranza attacca e denuncia "trucchi" sui tempi
di Andrea Rifatto | 23/01/2024 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 23/01/2024 | ATTUALITÀ
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Nei giorni scorsi effettuati interventi
“Il centro cottura è quasi pronto, abbiamo chiesto alla ditta di velocizzare i tempi e auspichiamo che tra una-due settimane si possa iniziare ad utilizzarlo”. Così diceva la vicesindaca con delega alla Pubblica Istruzione, Annalisa Miano, rispondendo il 30 novembre in Consiglio comunale a Santa Teresa di Riva all’interrogazione della minoranza sui disservizi della mensa scolastica. Di settimane ne sono passate quasi otto, ma la preparazione dei pasti continua ad avvenire nelle centro della ditta aggiudicataria “Siristora Food & Global Service Srl”, situato ad Aci Sant’Antonio ad una distanza di 49 km, per un soffio entro il limite dei 50 km previsti dal bando, da dove devono giungere entro 30 minuti. L’idea comune è che la cottura delle pietanze a km 0 possa migliorare la qualità dei pasti e per questo si attende da mesi la riapertura della cucina comunale nella scuola “Felice Muscolino”, come previsto nel capitolato speciale che impone all’aggiudicatario “di provvedere a propria cura e spese, entro tre mesi dalla stipula del contratto, previa verifica dello stato dei luoghi e delle attrezzature esistenti, al ripristino e/o sostituzione delle attrezzature, delle stoviglie e quant’altro necessario per l’espletamento del servizio”. Il calcolo dei tempi, però, finora ha tratto in inganno: la refezione è iniziata il 2 ottobre, la determina di approvazione dei verbali di gara e contestuale aggiudicazione dell’appalto è stata siglata persino dopo, il 4 ottobre, ma il contratto di appalto con il Comune è stato sottoscritto solo il 22 novembre. E dunque da questa data scattano i tre mesi per riattivare il centro cottura, quindi la “Siristora Food & Global Service” ha tempo fino al 22 febbraio. Negli ultimi giorni nella struttura sono stati notati movimenti e sono stati effettuati interventi di sistemazione, anche se manca ancora l’allaccio per la fornitura del gas metano, visto che la tubazione arriva dall’interno fino alla strada ma non vi è ancora il contatore, e attualmente sarebbe necessario alimentare la cucine con le bombole. “Perchè non viene ancora attivato il centro cottura? - ha attaccato domenica il capogruppo di minoranza Nino Bartolotta - già ad ottobre avevamo detto che sarebbero bastati 5-6mila euro per attrezzarlo e partire subito, senza porre spese a carico della ditta. Invece il sindaco ha sostenuto che servivano 30-40mila euro per sistemarlo, ma nel capitolato si parla solo di attrezzature, e non ha mai detto che i tre mesi partivano dalla firma del contratto, di fatto diventati cinque: perchè il contratto è stato stipulato due mesi dopo e perchè i tre mesi non sono stati calcolati dall’avvio del servizio?”. Secondo il capogruppo di opposizione la ditta non sta ottenendo un guadagno vista la scarsa partecipazione degli utenti e di questo passo potrebbe deporre le armi: “Se i pasti non sono graditi dagli studenti, siamo certi che il problema si risolverà con l’apertura del centro cottura? - evidenzia Bartolotta - subentrano abitudini, come l’autorefezione, e le famiglie si stanno convincendo che il problema non è solo quello, non sarà facile recuperare la fiducia con la ditta”.