Giovedì 09 Gennaio 2025
L'ex caserma ristrutturata rimane inutilizzata per l'assenza di un gestore interessato


Santa Teresa, Centro minori chiuso da tre anni: il Comune proverà una strada alternativa

di Andrea Rifatto | ieri | ATTUALITÀ

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L’ex caserma è stata acquistata dal Comune nel 2015

È pronto all’uso da ormai tre anni il Centro diurno educativo e di aggregazione per minori “Imparare per crescere” di Santa Teresa di Riva, realizzato nell’ex caserma della Guardia di Finanza via Vittorio Emanuele Orlando dopo la ristrutturazione attuata grazie al finanziamento regionale da 473mila 424 euro e ai 43mila euro del Comune, ma per la gestione in forma associata con Sant’Alessio Siculo fino non è stato trovato nessun operatore. Dopo tre gare andate deserte, il rischio che la struttura rimanga “fantasma” rimane alto così come quello che la Regione revochi il finanziamento qualora non venissero attivate le attività previste. «Stiamo provando a trovare una strada alternativa per rendere vivo e fruibile il Centro diurno educativo e di aggregazione per minor - spiega il sindaco Danilo Lo Giudice - la gara è andata deserta e abbiamo fatto alcuni avvisi apportando alcune modifiche nei parametri richiesti. Nonostante ciò, ancora non siamo riusciti a reperire un ente per la gestione dell'immobile. Quindi abbiamo pensato di fare un ulteriore avviso - annuncia il primo cittadino - all'interno del quale si dà la possibilità ai soggetti-enti gestori di avere in locazione anche solo uno dei tre corpi che costituiscono l’edificio, così da poter pagare un canone inferiore rispetto a quello richiesto qualora venisse preso in locazione tutto l'immobile. Confidiamo nella buona riuscita di questa soluzione al fine di renderlo fruibile alla comunità nel più breve tempo possibile». 

Dunque si attende adesso la pubblicazione di un nuovo avviso. L’ultimo bando stabiliva la partecipazione del Comune di Santa Teresa di Riva con la messa a disposizione dell’immobile ad un canone ritenuto agevolato rispetto ai prezzi di mercato, fissato in 12.000 euro l’anno per tre anni, con la concessione al gestore di un pulmino a nove posti con pedana per disabili, a richiesta e secondo le esigenze individuate e concordate. Neanche la nuova formula della co-progettazione, però, ha attratto enti in forma singola o in associazione temporanea di scopo e così non riesce a decollare il centro, al cui interno sono previste attività di formazione, ludico-ricreative, di svago, studio e gioco per minori tra i 4 e i 18 anni, con supporto scolastico, laboratorio teatrale, orticoltura e conoscenza degli antichi mestieri attraverso il confronto pratico con gli anziani, con un supporto alle famiglie impegnate con il lavoro.


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