Santa Teresa, che fine ha fatto la palestra di utilità pubblica? Il Comune si risveglia
di Andrea Rifatto | 11/04/2024 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 11/04/2024 | ATTUALITÀ
2246 Lettori unici
L'edificio sopraelevato per realizzare palestra e magazzino
Che fine ha fatto la palestra di pubblica utilità a Santa Teresa di Riva? Era il 6 febbraio 2020 quando il Consiglio comunale approvava la richiesta di un privato per ampliare un edificio sul lungomare Giovanni Falcone nel quartiere Barracca, in zona F per servizi sportivi nel vigente Programma di Fabbricazione del 1979 (con vincoli scaduti) ma prevista come zona B residenziale nella nuova pianificazione urbanistica redatta a partire dagli anni scorsi. La richiesta è stata presentata dal cittadino Giovanni Settimo e ha portato al rilascio di un permesso per costruire un altro piano e un sottotetto, oltre il piano terra esistente destinato a negozio, per realizzare una palestra con magazzino, secondo un progetto dell’ingegnere Alessandra Giordano, in deroga al Programma di Fabbricazione. Il passaggio in Consiglio comunale è stato necessario in quanto il privato, per poter edificare, ha chiesto che venisse dichiarato l’interesse pubblico dell’edificio sfruttando la possibilità offerta dal Dpr. 380/2001, che all’articolo 14 comma 1bis consente il rilascio del permesso di costruire in deroga per ristrutturazione edilizia con cambio di destinazione d’uso, ma solo se il Consiglio attesta il pubblico interesse della struttura. L’operazione fu avallata dall’Amministrazione e la maggioranza votò la delibera (eccetto la consigliera Anna Dominici che si astenne), mentre l’opposizione fu contraria e criticò lo stratagemma dell’interesse pubblico, ritenendo non vi fosse in quanto si trattava di una struttura privata. Da allora le buone intenzioni sono rimaste sulla carta, visto che finora nessuna palestra è stata aperta, ma adesso il Comune si è svegliato dal torpore e ha deciso di chiedere al cittadino che intenzioni abbia. Tutto ciò, sarà un caso, dopo l’istanza che abbiamo presentato nelle scorse settimane in municipio per poter visionare la pratica edilizia che allo Sportello unico edilizia risultava completata il 6 luglio 2021, respinta dall’Ufficio tecnico che ha alzato un muro e ha negato l’accesso agli atti, sostenendo contengano dati personali, così come ribadito nella bocciatura della richiesta di riesame firmata due giorni fa dalla segretaria comunale, nella qualità di responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza. Pratica edilizia che nel 2020 avevamo visionato, così come lo scorso anno ad esempio quelle per le antenne Iliad unitamente a tanti altri cittadini, ma che evidentemente adesso è “coperta da segreto” ed è stata tenuta celata per motivazioni che contraddicono il modus operandi fin qui adottato dallo stesso Comune. L’Ufficio tecnico ha scritto al signor Settimo, con una nota pubblicata all’albo pretorio, perchè dopo la comunicazione di fine lavori parziale presentata il 6 luglio 2021 dall’ingegnere Alessandra Giordano (intesa anche come dimissioni dall’incarico di direttore dei lavori), che fotografavano l'intervento con la realizzazione delle strutture e delle tamponature esterne, il permesso di costruire (che ha una durata di tre anni dall’inizio dei lavori, avvenuto il 2 dicembre 2020) è scaduto il 2 dicembre 2023 senza che sia stata richiesta una proroga. “Ne consegue - scrive il Comune - che per il completamento delle opere si doveva nominare un nuovo direttore lavori prima di dar corso agli ulteriori lavori di realizzazione delle tramezzature interne, nonché alle opere di rifinitura dell'intero edificio sia interne che esterne”. Al momento i lavori sono fermi (sul prospetto lato ovest è ancora presente il ponteggio) e il Comune ha avvisato il proprietario che “la mancata o parziale realizzazione dell'opera comporta la decadenza della deroga concessa, con conseguente revoca del permesso di costruire e successiva rimessa in pristino dell’originaria struttura edilizia”. Gli sportivi di Barracca possono ancora sperare?