Santa Teresa, completato il pozzo "Giardino 2": quanto è costato superare l'emergenza
di Andrea Rifatto | 25/11/2023 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 25/11/2023 | ATTUALITÀ
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Il nuovo pozzo Giardino 2
La “grande sete” è… acqua passata e adesso si tirano le somme degli interventi svolti in emergenza. Lavora ormai a pieno ritmo il nuovo pozzo realizzato a Santa Teresa di Riva per risolvere la crisi idrica che un mese fa ha colpito le tre borgate di Giardino, Quartarello e San Gaetano, a monte del centro abitato. Da quando la nuova fonte di approvvigionamento è entrata in funzione la fornitura alle utenze è stata regolare e adesso l’Amministrazione comunale guidata dal sindaco Danilo Lo Giudice, che il 23 ottobre aveva firmato un’ordinanza urgente dando disposizioni all’Ufficio tecnico per la realizzazione di un nuovo pozzo trivellato, ha siglato gli atti e chiuso il cerchio sulle operazioni svolte. La giunta ha infatti preso atto dei verbali di somma urgenza per la regolarizzazione degli impegni, dai quali è emersa una spesa complessiva di 76mila 589 euro per la realizzazione del pozzo e delle infrastrutture necessarie per prelevare l'acqua dal sottosuolo e condurla fino al serbatoio di accumulo di contrada Barone, da dove viene erogata alle utenze. Il costo più alto è legato alla perforazione del terreno, intervento affidato alla ditta “Carini Trivellazioni Srl” di Acquedolci che ha operato nella striscia demaniale all’ingresso della frazione Giardino Inferiore, a ridosso della Strada provinciale 23, effettuando lo scavo fino ad intercettare una falda alla profondità di 110 metri: lavori che sono costati in totale 52mila 724 euro. La messa in esercizio del pozzo Giardino 2, con l’installazione degli impianti (tubazioni, elettropompa di sollevamento, collegamenti elettrici e collegamenti idraulici alla condotta di adduzione esistente) è stata invece effettuata dalla ditta “Ma.No. Tecnologie e Ambiente Srls” di Santa Teresa di Riva, per una spesa di 19mila 595 euro. In quei giorni in cui il pozzo di Giardino è rimasto all’asciutto ed erano in corso i lavori per realizzarne uno “gemello”, a garantire la distribuzione dell’acqua potabile nelle tre borgate di Santa Teresa di Riva è stata l’autobotte della ditta “Autotrasporti Presti Francesco” di Messina, che ha fatto la spola servendo le utenze con 9.000 litri di acqua al giorno, dal mattino alla sera, per una spesa di 4mila 270 euro. Le perizie giustificative sono state stilate dall’Ufficio tecnico e gli atti arriveranno giovedì 30 novembre in Consiglio comunale per il riconoscimento dei debiti fuori bilancio, visto che si tratta di spese urgenti e indifferibili per evitare uno stato di pregiudizio alla pubblica incolumità e danni all’ente. Il 27 ottobre il sindaco Lo Giudice Giudice ha firmato un’altra ordinanza stabilendo il divieto di utilizzo ai fini potabili dell’acqua a Giardino, Quartarello e San Gaetano, allo scopo di effettuare le analisi chimiche e batteriologiche sul liquido immesso dal nuovo pozzo al serbatoio di accumulo di contrada Barone e adesso è stato affidato alla società “Studio Chimico Peloritano Srls” di Messina il servizio di analisi della radioattività delle acque del pozzo Giardino 2, per un impegno totale di 1.281 euro. Una volta giunti gli esiti degli accertamenti, che dovrebbero escludere ogni contaminazione, sarà possibile revocare il provvedimento sindacale. L’abbassamento delle falde non ha creato al momento altri problemi all’approvvigionamento idrico in paese, ma è una criticità che non va sottovalutata.