Martedì 25 Marzo 2025
Abbattuta la parte colpita dai marosi. Ultimo step alla Regione per il via al cantiere


Santa Teresa, demolito il lungomare crollato: adesso obiettivo lavori in mare - VIDEO

di Andrea Rifatto | 23/03/2025 | ATTUALITÀ

1260 Lettori unici

La parte a sbalzo è sata abbattuta

Un cantiere in piena attività e un altro che attende il via libera per partire, legati a doppio filo da un obiettivo comune: salvare dall’erosione costiera il litorale di Santa Teresa di Riva. Le ruspe alla periferia sud del paese hanno quasi completato la seconda parte dell’intervento di somma urgenza avviato il 31 gennaio, dopo il crollo di 150 metri di lungomare a causa della mareggiata del 17 e 18 gennaio, abbattendo il marciapiede a sbalzo rimasto inclinato dopo il cedimento del muro di contenimento, una volta completata un’azione di decostruzione selettiva per recuperare le parti e i materiali che possono essere riutilizzati in futuro, come la ringhiera in ferro che funge da parapetto del marciapiede e le soglie in marmo. Riempita la “pancia” della sede stradale con pietrame, calcestruzzo e rete elettrosaldata, in modo da colmare il vuoto provocato dall’azione di sifonamento creata dal mare, i mezzi delle imprese consorziate “Edilap soc. Coop-Cospin Srl”, esecutrici delle opere affidate all’impresa “Consorzio Ciro Menotti” di Ravenna, stanno adesso proseguendo con le demolizioni e nei prossimi giorni abbatteranno anche ciò che resta della piazzetta e delle rampe in cemento che consentivano l’accesso alla spiaggia. La conclusione dei lavori è prevista per il 31 maggio, ma di questo passo i tempi potrebbero accorciarsi e quel tratto di lungomare Giovanni Falcone potrà tornare fruibile anche prima, con la zona della pista ciclabile che fungerà per il momento da marciapiede riservato ai pedoni. Bisognerà poi attendere ulteriori risorse per poter ricostruire la parte a sbalzo e ripristinare così la conformazione originale che aveva la litoranea prima del crollo. Intanto il Dipartimento regionale di Protezione civile ha impegnato in favore del Commissario di Governo contro il dissesto idrogeologico il contributo di 740.000 euro previsto, di cui 499.827 euro per lavori e 240.522 euro per somme a disposizione, concordato nel corso delle riunioni e dei sopralluoghi di fine gennaio a Santa Teresa di Riva per consentire le opere urgenti attualmente in corso. 

Parallelamente si lavora per chiudere alla Regione la procedura di Valutazione di impatto ambientale e di Autorizzazione all’immersione della sabbia in mare, nell’ambito del Provvedimento autorizzatorio unico regionale (Paur), per poter aprire il cantiere delle opere di salvaguardia della costa, già appaltate al “Consorzio Ciro Menotti” per l’importo di 7 milioni di euro, che prevedono la realizzazione di 14 pennelli in scogli lavici e il ripascimento sulla spiaggia con la sabbia proveniente dal torrente Savoca. Dopo la conferenza di servizi del 10 febbraio, il Gruppo istruttorio della Commissione Tecnica-Specialistica ha chiesto al Commissario di Governo per il contrasto del dissesto idrogeologico di chiarire alcune criticità e nei giorni scorsi sono stati prelevati 90 campioni di sabbia dal torrente, in punti diversi e a tre profondità differenti, per procedere alla caratterizzazione fisica, chimica e microbiologica dei sedimenti, già risultati compatibili da un punto di vista granulometrico, al fine di dimostrare la compatibilità e l’innocuità degli stessi al riversamento sulla spiaggia come chiesto richiesta dalla Cts. L’auspicio comune è che in poche settimane si possa ottenere il parere definitivo dalla Commissione Tecnico Specialistica e aprire così il cantiere, dopo un iter durato dieci anni. La costa santateresina non può più aspettare e un’altra mareggiata devastante come quelle dei mesi scorsi creerebbe il disastro.

Più informazioni: crollo lungomare santa teresa  


COMMENTI

Non ci sono ancora commenti, puoi essere il primo.

Lascia il tuo commento

Dichiaro di aver preso visione dell'informativa privacy ai sensi del D.Lgs. n. 196/2003.