Santa Teresa, denunciata dopo le minacce ai netturbini. Il sindacato: "Basta travasi"
di Redazione | 30/06/2024 | ATTUALITÀ
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Uno dei travasi effettuati sulla Statale 114
È scattata una denuncia a carico della donna di Santa Teresa di Riva che ieri mattina ha minacciato gli operatori ecologici impegnati nella raccolta dei rifiuti. La 67enne è stata deferita a piede libero dai Carabinieri alla Procura della Repubblica di Messina per il reato di minaccia aggravata per aver impugnato una pistola, rivelatasi poi una scacciacani a salve, inveendo contro gli addetti durante le operazioni di trasferimento dei rifiuti dal mezzo più piccolo all’autocompattatore. Per tutta la mattinata i militari dell’Arma hanno cercato di convincere la donna ad aprire la porta del suo appartamento, insieme ad una familiare giunta nello stabile e ai Servizi sociali del Comune, senza però riuscire ad entrare e a mezzogiorno le autorità hanno lasciato la via Regina Margherita. Parallelamente i carabinieri hanno sentito in caserma e raccolto le denunce degli operatori ecologici minacciati durante lo svolgimento del loro lavoro. Sull’episodio si è espresso il sindacato Fast Unilavoratori, che assiste alcuni addetti del settore igiene ambientale. “Esprimiamo profonda preoccupazione e condanna - commenta il segretario provinciale Salvatore Trimarchi - i lavoratori colpiti sono nostri iscritti e la loro sicurezza e integrità sono la nostra massima priorità, condanniamo categoricamente qualsiasi atto di violenza o minaccia contro di loro. È inaccettabile che gli operatori siano esposti a rischi a causa di strumenti obsoleti e inefficaci utilizzati nel corso delle loro attività quotidiane - denuncia il sindacato - che creano non solo disagio per i residenti, ma anche un ambiente di lavoro insicuro per i nostri colleghi. Abbiamo più volte sollevato la questione delle aree di trasbordo inadeguate, sia con la ditta ‘Onofaro’ che con l’Amministrazione comunale, e siamo delusi e frustrati dal fatto che le nostre raccomandazioni e richieste siano state ignorate o non sufficientemente affrontate”. Secondo Trimarchi questa situazione mette a rischio non solo la sicurezza degli operatori, ma compromette anche l’efficienza del servizio e la qualità dell’ambiente. Il sindacato esorta quindi l’Amministrazione comunale “a prendere immediatamente provvedimenti per stabilire e migliorare le aree di trasbordo conformemente alle normative vigenti e alle nostre precedenti richieste, è fondamentale garantire condizioni di lavoro sicure e adeguate per gli operatori ecologici, che svolgono un servizio essenziale per la nostra comunità. Continueremo a seguire da vicino lo sviluppo della situazione e a fornire tutto il supporto necessario ai nostri iscritti coinvolti - conclude il segretario Trimarchi - chiediamo il pieno rispetto dei loro diritti e della loro dignità professionale”.