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S. Teresa di Riva. 50mila euro alla parrocchia Madonna del Carmelo
di Andrea Rifatto | 26/06/2015 | ATTUALITÀ
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Il santuario della Madonna del Carmelo
La parrocchia Madonna del Carmelo di S. Teresa di Riva è stata ammessa dall’assessorato regionale della Famiglia delle Politiche sociali e del Lavoro tra i 133 enti del privato sociale, del terzo settore ed ecclesiastici che otterranno un contributo economico nell’ambito dell’avviso pubblico “Azioni urgenti di contrasto alle vecchie e nuove povertà a sostegno delle fasce deboli nonché delle popolazioni immigrate”, emanato il 30 dicembre 2013. Nei giorni scorsi la dirigente generale dell’assessorato, Maria Teresa Bullara, ha firmato il decreto che ufficializza le graduatorie definitive dei progetti ammessi ed esclusi, dopo la pubblicazione degli elenchi provvisori dello scorso gennaio. Si tratta di interventi atti ad individuare i bisogni dell’individuo e della famiglia, programmando azioni di contrasto alla povertà, in un periodo in cui numerose famiglie siciliane versano in situazioni di grave disagio economico e sociale. Una piccola boccata d’ossigeno per enti e associazioni che sono stati ammessi ai fondi regionali, pari a 5,8 milioni di euro: sui 156 inseriti in graduatoria saranno 133 a beneficiare delle risorse, in quanto l’assessorato ha deciso di ammettere i progetti con punteggio superiore a 62. L’obiettivo è contrastare le fragilità sociali e le povertà estreme, con interventi a bassa soglia volti a soddisfare i bisogni primari legati all’alimentazione, all’alloggio, all’igiene personale e alla mancanza di un’abitazione, tramite il modello di presa in carico integrata fondata sulla pluralità di interventi. Alla parrocchia retta da padre Fabrizio Subba verranno assegnati 50mila euro per il finanziamento del progetto “Insieme si può”, che ha lo scopo di venire incontro alle necessità di soggetti senza fissa dimora, persone in situazioni di crisi e in condizione di povertà, di solitudine e di grave emarginazione, nuclei familiari in condizione di grave marginalità sociale e persone immigrate in condizione di fragilità sociale. Le risorse saranno impiegate per il pagamento delle bollette delle utenze, per l'emissione di buoni spesa, per l'acquisto di medicine e altre necessità: spese da documentare poi tramite ricevute. "Attendo la comunicazione cartacea dalla Regione per procedere al disbrigo delle pratiche per l'accreditamento dei fondi - spiega padre Subba -: le risorse dovranno essere spese entro un anno e le eccedenze rimborsate: considerato che si tratta di una somma ingente sto valutando di non limitare l’uso del contributo al territorio della parrocchia ma di estendere l’iniziativa a tutta S. Teresa di Riva, essendo una unica comunità. Mi confronterò successivamente con gli altri parroci e con l'assessore ai Servizi sociali - prosegue - per raggiungere in maniera particolare tutte le famiglie "realmente" in necessità e tra queste quelle più disagiate e che magari stanno più nel nascondimento”. Nella riviera jonica messinese sono stati ammessi altri due progetti rispetto ai nove della graduatoria pubblicata a gennaio: “Sportelli per le famiglie” (85 punti), presentato dall’A.SO.FA. Associazione Solidarietà Familiare di Gaggi e “Una famiglia per tutti” (67) della Parrocchia S. Cuore di Gesù-S.Venera di Taormina. Valutati positivamente ma non finanziabili, invece, le iniziative proposte da Associazione Penelope di Taormina, Ente collegio Maria Ausiliatrice delle Salesiane di Don Bosco di Alì Terme, Evaluna Onlus di Gaggi, Parrocchia S. Maria di Portosalvo di S. Teresa di Riva, Banca del Tempo di Alì Terme e Società cooperativa “Cuore Matto” di Taormina.