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S. Teresa. "Famiglie in difficoltà": il Pd boccia la tassa sui rifiuti
di Andrea Rifatto | 24/11/2014 | ATTUALITÀ
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Il segretario Angelo Casablanca lancia l'allarme
Cambia la denominazione dell’imposta, da Tares a Tari, ma anche quest’anno è arrivata puntuale la nota del circolo del Partito democratico di S. Teresa di Riva, che a pochi giorni dalla scadenza della prima rata della Tassa sui rifiuti (30 novembre), “ha ritenuto opportuno affrontare il problema, evidenziando le molte lacune che il Regolamento approvato dall’Amministrazione comunale contiene soprattutto in tema di sgravi ed esenzioni per le fasce più deboli della popolazione che, probabilmente, non riusciranno a pagare la tassa o avranno serie difficoltà a farlo”. La nota, a firma del segretario Angelo Casablanca, evidenzia come la Legge di Stabilità approvata nel 2013 (articolo 1 commi 659 e 682) abbia stabilito che le riduzioni possano andare oltre la soglia del 30% prevista per il vecchio tributo sui rifiuti e che i Comuni hanno comunque ampia discrezionalità in materia, con la facoltà di prevedere riduzioni atipiche: scelta non adottata, invece, dall’Amministrazione guidata dal sindaco Cateno De Luca. Secondo il segretario dei democratici, il primo criterio di esenzione doveva essere correlato al reddito, ovvero alla capacità contributiva risultante dall’Isee: “Per dare un po’ di respiro alle fasce più deboli della cittadinanza – scrive Casablanca – il Pd di S. Teresa di Riva ritiene che i nuclei familiari con Isee fino a 2mila 500 euro fossero da esentare dal pagamento della tassa, anche dopo opportuni controlli a cura dell’Ufficio Servizi sociali, che può benissimo verificare lo stato effettivo di un nucleo familiare in evidente situazione di grave disagio economico. Un’altra fascia di esenzione del 50% della Tari – prosegue la nota – poteva essere applicata a nuclei con Indicatore della Situazione Economica Equivalente fino a 5mila euro, come fatto in altri comuni della Sicilia, ad esempio Messina”. Cosa prevede il Regolamento Tari
Su sgravi ed esenzioni, il circolo del Pd santateresino ritiene che rispetto allo scorso anno si sia fatto un evidente passo indietro, in quanto non sono state previste riduzioni per i nuclei familiari con lavoratori e studenti fuori sede sul territorio nazionale ma con residenza a S. Teresa di Riva: “Per le famiglie interessate, che nel nostro comune sono numerose – scrive Angelo Casablanca – il danno evidente di dover pagare due volte la Tari, nel comune di residenza e nel luogo di lavoro o studio”. Non mancano le critiche anche riguardo alla tassa per le attività commerciali: i democratici rilevano come potessero essere previste altre agevolazioni, "dando la possibilità di esercitare in modo rigoroso, completo e verificabile il compostaggio dell’umido e una raccolta differenziata completa dei rifiuti. Riguardo al compostaggio domestico – si legge inoltre – per promuovere una maggior utilizzo di questa sana pratica di riciclo nella cittadinanza, doveva essere prevista una maggiore percentuale di riduzione almeno fino al 30% della tariffa”.
Il Partito democratico di S. Teresa lancia poi una proposta sull’istituzione del compostaggio di quartiere, pratica rivelatasi “molto utile anche in comuni siciliani, sia in termini di riduzione apprezzabile della parte umida, causa principale dei cassonetti sporchi, sia in termini di sensibilizzazione della cittadinanza, per la salvaguardia dell’ambiente e per un modo di riciclo utile a tutti i cittadini”. Il Pd ritiene dunque che “molto poteva essere fatto sul tema di sgravi ed esenzioni: l’Amministrazione doveva tenere conto di queste criticità – conclude la nota – invece ha preferito seguire un indirizzo che non ha tenuto in debita considerazione le specifiche esigenze di fasce di cittadini che in atto stanno affrontando con estrema difficoltà il rigore dell’attuale crisi economica”.
La scelta di non utilizzare il criterio del reddito per la determinazione delle tariffe e delle esenzioni era stato già spiegato a giugno in Consiglio comunale dal primo cittadino De Luca, che aveva evidenziato come l’Isee sia spesso poco fedele alla reale situazione economica. È comunque prevista una riduzione del 30% sulla tassa per le abitazioni con nuclei familiari fra i quali vi sia un soggetto con una invalidità del 100%. Va detto, poi, che le esenzioni previste dall’art. 1 c. 659 della Legge di Stabilità 2013 sono state inserite nel Regolamento Tari di S. Teresa di Riva: l’articolo 14 prevede, infatti, una riduzione del 30% per soggetti che risiedono per più di sei mesi l’anno all’estero e per i fabbricati rurali ad uso abitativo. In merito alle agevolazioni per le attività commerciali e produttive è già stata prevista una riduzione del 30% della quota variabile del tributo nel caso in cui venga documentato di aver adottato sistemi che comportino una minore produzione di rifiuti. Invariata, invece, rispetto alla Tares, la quota percentuale di riduzione (20%) nel caso si dimostri di aver avviato il compostaggio domestico. Le bollette della Tari sono già partite dal municipio e verranno recapitate nei prossimi giorni: dopo il 30 novembre, le altre rate dovranno essere pagare entro il 31 dicembre, il 28 febbraio e il 30 aprile 2015.