S. Teresa di Riva. Il Tar annulla la gara per l'assistenza domiciliare
di Andrea Rifatto | 14/02/2015 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 14/02/2015 | ATTUALITÀ
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Incombe la scure del Tar sull’affidamento del Servizio di assistenza domiciliare agli anziani (Sada) e del Servizio sociale professionale (Ssp) da parte del Comune di S. Teresa di Riva. Il Tribunale amministrativo regionale di Catania ha infatti accolto la richiesta di sospensiva, avanzata dalla Società Cooperativa sociale “Papa Giovanni XXIII” di S. Teresa di Riva, della determina dirigenziale con cui lo scorso 4 dicembre sono stati aggiudicati in via definitiva i due servizi per il periodo dal primo gennaio 2015 al 30 settembre 2016. La cooperativa santateresina, difesa dagli avvocati Diego Cusmano e Ferruccio Puzzello, aveva presentato ricorso contro il Comune e nei confronti della Cooperativa Sociale "Nuovi Orizzonti" di San Fratello e della Società Cooperativa Sociale A.r.l. "Crescere Insieme" di Sant’Agata di Militello, associazione temporanea di imprese che si era aggiudicata la gara, bandita con procedura aperta mediante offerta economicamente più vantaggiosa con importo a base d’asta di 116.612,28 euro. Nei termini stabiliti dal bando erano giunte in municipio dieci domande per l’affidamento dei servizi Sada e Spp: le ditte ammesse erano state sei, tutte con offerta economica con ribasso pari al 100%, e al termine delle procedure di gara era stata stilata una graduatoria che vedeva al primo posto, a parità di punteggio, l’Ati formata da Cooperativa Sociale "Nuovi Orizzonti”- Società Cooperativa Sociale A.r.l. "Crescere Insieme" e la Società Cooperativa sociale “Papa Giovanni XXIII”, entrambe con 91,50 punti. Il presidente della commissione valutatrice, Massimo Caminiti, aveva così proceduto per sorteggio, secondo quanto previsto dal bando di gara, da cui era risultata aggiudicataria del Servizio di assistenza domiciliare agli anziani e del Servizio sociale professionale l’Ati "Nuovi Orizzonti-Crescere Insieme".
La “Papa Giovanni XXIII”, che aveva in gestione i servizi fino al 31 dicembre 2014, si era però rivolta al Tar chiedendo l’annullamento del verbale di gara e di ogni atto consequenziale. Ciò ha costretto il Comune di S. Teresa di Riva a prorogare l’affidamento alla ditta ricorrente fino al 28 febbraio, al costo complessivo di 9.756,22 euro, evitando così di interrompere l’erogazione dei servizi con notevoli disagi per gli utenti. La Terza sezione del tribunale etneo, nella camera di consiglio dell’11 febbraio, ha ritenuto di accogliere la domanda cautelare di sospensiva dei provvedimenti, stabilendo nell’ordinanza che “la delicatezza delle questioni sottoposte all’esame del Collegio impongono la più approfondita valutazione delle stesse in sede di merito”, e tenendo conto del carico di lavoro ha fissato l’udienza per la discussione del ricorso nel mese di febbraio 2016. Il Comune di S. Teresa di Riva, difeso dall’avv. Carmelo Moschella, dovrà adesso valutare se procedere con una nuova proroga alla cooperativa che gestisce attualmente il servizio o rifare una nuova gara.