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S. Teresa di Riva. Piazza Marina Militare rischia di scomparire
di Andrea Rifatto | 13/01/2015 | ATTUALITÀ
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Lo slargo sul lungomare nel quartiere Bucalo
Un colpo di matita, seguito dall’azione delle ruspe, potrebbe “spezzare” in due piazza Marina Militare, slargo sul lungomare nel quartiere Bucalo a S. Teresa di Riva, segnando definitivamente la sua esistenza. Un finale “da incubo” per una vicenda che si trascina da oltre 30 anni. Nell’ottobre 2011, infatti, la Corte di Cassazione ha stabilito che i proprietari di uno degli edifici siti dietro la piazza, i coniugi Lo Tartaro-Trimarchi, usciti vincitori ai danni del Comune da un procedimento legale durato decenni, hanno diritto all’accesso carrabile alla loro abitazione dalla via lungomare, così come avveniva fino ai primi anni ’80, quando l’Amministrazione comunale guidata dall’allora sindaco Carmelo Jaria pensò bene di espropriare alcuni terreni, chiudendo ogni ingresso ai privati, per realizzare quello spazio poi abbandonato a lungo e di cui all'epoca non vi era una effettiva esigenza. Oggi i proprietari hanno ottenuto la loro piccola (neanche tanto) “rivincita”. Ma ciò potrebbe comportare la perdita di una piazza utilizzata quotidianamente dai più piccoli e in particolare durante l'estate per lo svolgimento di eventi e manifestazioni.
L’attuale Giunta, per ottemperare alla sentenza della Suprema Corte, ha considerato di ampliare lo slargo utilizzando una striscia di terreno libero sul versante sud, dove realizzare una strada che possa garantire così l'accesso lato mare ai privati e allo stesso tempo un passaggio alternativo utile a quanti devono allestire scenografie e servizi per gli spettacoli. A tale scopo nell’ottobre 2013 era stato affidato l’incarico per la progettazione definitiva dell’intervento (6mila euro comprensivi di Iva ed oneri), inserito nel Piano Triennale delle Opere pubbliche 2014/2016, per una spesa prevista di 126mila 738 euro. Restava da acquisire o espropriare quello spazio per adempiere all’obbligo dei giudici. Ma l’iter ha subito degli intoppi. I proprietari del terreno non sembrano intenzionati a voler cedere quell'area e allo stesso tempo i vincitori del contenzioso hanno manifestato la necessità che la strada venga realizzata in direzione del loro immobile, cioè al centro della piazza: un intervento che, vista la necessità di accedere alla proprietà anche con i mezzi pesanti, richiederebbe la demolizione, o quantomeno il taglio di una porzione, dell’imponente arco in cemento esistente sul fondo del piazzale. L'Esecutivo del sindaco Cateno De Luca vuole però evitare che si comprometta la fruibilità della piazza e sta cercando di giungere ad una soluzione che possa accontentare tutte le parti. Nell’ultima relazione annuale sul suo operato ha ricordato come sia stata prevista nel Bilancio 2014 l’accensione di un apposito mutuo da 200mila euro per la realizzazione dell’opera, assicurando che entro giugno 2015 i lavori saranno appaltati. I coniugi Lo Tartaro-Trimarchi non sono però più disposti ad attendere e potrebbero rivolgersi nuovamente al proprio legale per accelerare il riconoscimento dei loro diritti. Se “piazza bianca” diverrà color nero asfalto lo vedremo nei prossimi mesi.