Giovedì 21 Novembre 2024
Intervista al sindaco Danilo Lo Giudice dopo gli ultimi incidenti con esiti anche gravi


Santa Teresa e i pericoli del lungomare: "Più controlli e autovelox, rispettate le regole"

di Andrea Rifatto | 24/07/2023 | ATTUALITÀ

1744 Lettori unici

La litoranea è la via di collegamento principale

Il grave incidente di lunedì scorso, con uno scontro tra motocicli che ha provocato quattro feriti, tra cui una 18enne in modo grave, ha riacceso il dibattito sulla sicurezza del lungomare di Santa Teresa di Riva. Un’arteria che negli Anni ’90 fu teatro di notevoli sinistri con esiti anche mortali, soprattutto per la scarsa illuminazione, un problema ormai superato da tempo. Perchè, allora, si susseguono gli incidenti? E come salvaguardare l’incolumità di tutti? Ne abbiamo discusso con il sindaco Danilo Lo Giudice.

Sindaco, il lungomare è oggi una strada insicura?
“Tutte le strade possono essere più o meno sicure, dipende soprattutto dall’attenzione e dal grado di civiltà delle persone che le utilizzano. Certo, il nostro lungomare è interessato da un notevole traffico, è l’arteria principale dove passano anche i mezzi pesanti, oltre che l’unica via dove si può circolare in direzione Messina, visto che la possibile alternativa, la circonvallazione, non è collegata all’ingresso nord del paese per la mancanza di lungimiranza del passato”.

Gli incidenti da cosa dipendono secondo lei: dalla strada o da chi la percorre?
“Spesso avvengono a causa di manovre azzardate che non andrebbero fatte, nella maggior parte dei casi c’è una mancata attenzione da parte dell’utente della strada. Comportamenti come oltrepassare la doppia striscia continua, sorpassare anche mentre si stanno compiendo manovre di svolta, non fermarsi davanti gli attraversamenti pedonali o peggio ancora superare veicoli che danno la precedenza ai pedoni possono poi innescare sinistri con conseguenze anche gravi. Bisogna stare attenti quando si è alla guida e pensare a ciò che ogni azione potrebbe provocare”.

I cittadini chiedono maggiori controlli: che risposta dà il Comune?
“I controlli saranno intensificati, anche nelle ore notturne, è giusto e doveroso farlo: un mese fa ho scritto una nota al comandante della Polizia locale chiedendo di programmare ulteriori attività di controllo e nei prossimi giorni le attueremo. Ma ci vuole una collaborazione sinergica con tutte le Forze dell’ordine: la Polizia locale deve seguire tanti compiti sia di giorno che di sera, soprattutto in questo periodo in cui ci sono anche le manifestazioni, ne abbiamo parlato anche con i Carabinieri che sono pronti a fare la loro parte”.

Tre anni fa il Comune ha acquistato un autovelox, utilizzato poche volte anche per difetti di funzionamento: che fine ha fatto?
“Adesso è utilizzabile e abbiamo programmato per la prossima settimana dei servizi, anche all’alba, mentre nel periodo invernale non c’è la necessità. Ma stiamo anche lavorando per valutare l’installazione di autovelox fissi, oggi consentiti dal Codice della Strada pure sulle arterie locali previa autorizzazione del prefetto. Sarebbe sicuramente un deterrente, anche se non sempre il problema è la velocità”.

Quindi ridurre il limite, magari a 40 km/h, secondo lei non sarebbe una misura utile?
“Si potrebbe portare anche a 10 km/h, ma a mio avviso non è questo il problema: diminuirlo da 50 a 40 km/h potrebbe essere un modo per fare cassa con le sanzioni ma l’obiettivo non è quello, quanto piuttosto rendere il lungomare sicuro. Lo abbiamo iniziato a fare con tre attraversamenti pedonali semaforizzati, con la videosorveglianza e continueremo in questa direzione”.

Vuole lanciare un appello agli utenti della strada? Cosa raccomanderebbe?
“Mi rivolgo a tutti, dai giovani a meno giovani: prestate la massima attenzione e rispettate le regole, perchè arrivare un minuto dopo a destinazione non cambia la vita, però commettere un’infrazione o una leggerezza può essere fatale”.


COMMENTI

Non ci sono ancora commenti, puoi essere il primo.

Lascia il tuo commento

Dichiaro di aver preso visione dell'informativa privacy ai sensi del D.Lgs. n. 196/2003.