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Santa Teresa e il giallo dei cattivi odori: cosa dicono i documenti e le possibili cause
di Andrea Rifatto | 03/03/2024 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 03/03/2024 | ATTUALITÀ
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Il centro cottura riattivato il 19 febbraio
Sulla carta è tutto in regola e la presenza di cattivi odori rimane un giallo. A Santa Teresa di Riva si va alla ricerca di soluzioni per eliminare i miasmi che da oltre dieci giorni si diffondono nella scuola “Felice Muscolino”. Il Comune confida nel superamento della criticità prolungando la canna fumaria della cucina e ha annunciato che a breve eseguirà l’intervento, ma rimangono i dubbi tra le famiglie in apprensione per la salute dei loro figli, che continuano ad avvertire quotidianamente odori simili a quelli del gas, anche se è stata esclusa qualsiasi perdita. Sikily News ha consultato tutta la documentazione relativa all’edificio e in particolare al centro cottura (collaudi, agibilità, autorizzazione sanitaria), tra cui il progetto della rete del gas metano e la dichiarazione di conformità a regola d’arte dell’impianto (compresi canali di fumo ed evacuazione prodotti della combustione) rilasciata il 7 febbraio dopo i lavori di allaccio alla condotta comunale e adeguamento della cucina per alimentare piano cottura, bollitore, forno, friggitrice, scaldavivande e piastra. Il progetto prevede una superficie di aerazione, con aperture permanenti su pareti esterne, non inferiore a 1.000 centimetri quadrati e stabilisce che l’espulsione dei prodotti di combustione avviene in cappa convogliata all’esterno, indicata negli elaborati con scarico a tetto di dimensioni 300x300 cm; nella dichiarazione di conformità dell’impianto a gas viene riportato che “le zone con apparecchiature a gas presenti risultano ad aerazione naturale con aperture d’aerazione maggiore di dimetro 1000 centimetri quadrati e finestre di aerazione naturale esistenti”. La diffusione dei cattivi odori negli ambienti comuni della scuola, che sembrerebbe avvenire dall’interno, potrebbe però essere legata proprio a problemi di aerazione e ventilazione, che dovrebbe avvenire tramite tre aperture nella zona cottura e due aperture nella zona preparazione pasti, tra porte e finestre sulla facciata esterna, che non è chiaro se debbano rimanere aperte in modo permanente. Sulla vicenda è intervenuta la minoranza consiliare: “Gli odori che determinano insalubrità dell’aria persistono e le spiegazioni dell’Amministrazione non convincono le famiglie - afferma il capogruppo Nino Bartolotta - si cerca di mettere la polvere sotto il tappeto e si fa uso del silenzio degli innocenti, bambini e genitori, per incutere timore e convincere che tutto va bene. La comunità scolastica è preoccupata e indignata, il sindaco afferma che sono odori di cibo ma ammesso sia vero non si può liquidare così la situazione, dicendo di stare tranquilli - ha proseguito il leader di opposizione - è l’autorità sanitaria locale e dovrebbe rivolgersi ad esperti del settore per capire come stanno le cose. A nostro avviso l’aria è insalubre, non è l’aria pulita di cui dovrebbero godere i bambini e non è adeguata alle norme di sicurezza e ricordiamo che la mancata salubrità degli ambienti scolastici compromette la salute”. Secondo la minoranza la canna fumaria non dovrebbe trasportare agenti inquinanti perchè è dotata di depuratore e filtri e dunque dovrebbe espellere solo aria pulita: “Se questo non avviene c’è qualche problema - ha concluso Bartolotta - il buon funzionamento della struttura è asseverato da autocertificazioni e dobbiamo sperare sia così: una speranza legata alla salute dei bambini, perchè chi controlla i controllori?”.