Sabato 23 Novembre 2024
A 3 mesi dal termine delle lezioni scoppia il caos. E tra due settimane scade un bando...


L’emergenza “ad orologeria” nelle scuole di S. Teresa di Riva

di Andrea Rifatto | 14/03/2014 | ATTUALITÀ

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Scuola media e licei adotteranno il doppio turno

Traslochi, doppi turni, plessi spezzati: la vita degli studenti delle scuole di S. Teresa di Riva si sta trasformando in un calvario. L’arrivo della primavera non ha portato nulla di buono nelle aule scolastiche: a pochi mesi dal termine delle lezioni notizie infauste percorrono i corridoi degli istituti santateresini, tra la rabbia di scolari e famiglie.
Abbiamo scritto nei giorni scorsi della questione inerente la scuola media “L. Petri" (clicca qui per leggere l'articolo): a partire da lunedì 17 gli alunni delle classi prime, attualmente ubicate nel plesso dell'Elementare di Bucalo, dovranno tornare nella sede centrale, effettuando il turno pomeridiano dal lunedì al venerdì con ingresso alle ore 14 e uscita alle 20. Ciò, pare, in attesa che nel plesso di via Fratelli Lo Schiavo si ricavino delle aule con pareti in cartongesso dai locali della biblioteca: si stima che in tre settimane si riescano a completare i lavori ma tra i genitori serpeggia il dubbio che la situazione si trascinerà fino al termine dell’anno scolastico, con la permanenza del doppio turno pomeridiano.

Disagi si vivranno anche tra la popolazione scolastica dell’Istituto superiore Caminiti-Trimarchi (clicca qui per leggere l'articolo in merito): la Provincia Regionale di Messina ha infatti intimato all’ente scolastico il rispetto delle normative in materia di prevenzione incendi, non pienamente osservate in quanto la popolazione scolastica che occupa quotidianamente l’edificio sul lungomare della cittadina jonica è ben superiore ai limiti consentiti dalla legge. Soluzioni? Da lunedì 17 (data che gli studenti ionici ricorderanno a lungo) tre aule dovrebbero tornare nel palazzo municipale, da dove erano state “sfrattate” nei mesi scorsi, mentre altre classi dei licei classico e scientifico saranno costrette al turno pomeridiano.

Tutta questa situazione di improvvisa emergenza lascia sorpresi. La Direzione Didattica, ad anno scolastico quasi concluso, reclama gli spazi dell’elementare “M. Trimarchi” di Bucalo: la scuola media si era dichiarata pronta a fare i lavori per ricavare nuove aule, ma la competenza è del Comune, e ciò allungherà i tempi. La Provincia di Messina invece, esalando l’ultimo respiro prima di essere spazzata via dalla riforma dell’Ars, rammenta che la struttura che ospita i licei è affetta da sovraffollamento acuto ed esige il rispetto della legge. Peccato che la situazione sia analoga da decenni e nessuno abbia mai sollevato la questione. Anzi proprio da quest’anno gli uffici e tutte le aule scolastiche dell'accorpato Istituto Caminiti-Trimarchi erano state concentrate nella sede centrale, senza che si presagisse alcuna violazione.

L’Amministrazione comunale nel frattempo, per ovviare alla disastrosa situazione delle scuole di S. Teresa, parteciperà ad un bando regionale emanato dall’assessorato dell’Istruzione e della Formazione professionale, la cui scadenza è stata prorogata al 30 marzo, che stanzia fondi per interventi nell’edilizia scolastica. Due le istanze che l’esecutivo guidato da Cateno De Luca ha intenzione di inviare a Palermo: un progetto esecutivo per la realizzazione del nuovo liceo scientifico, previsto nel quartiere Bucalo, e un esecutivo che prevede lavori di ristrutturazione e adeguamento strutturale della scuola media “L. Petri”.

Il primo cittadino aveva dichiarato di voler ottenere il massimo punteggio nella graduatoria delle istanze ammesse a finanziamento: il bando prevede infatti dei criteri per la valutazione degli interventi, basati sull’assegnazione di punti in base alla presenza o meno di requisiti. Un intervento dotato di un livello di progettazione esecutiva, ad esempio, garantisce l’assegnazione di 15 punti. Ma tra gli altri criteri di valutazione troviamo la possibilità che “interventi volti alla eliminazione/riduzione del numero di classi in doppio turno” riescano ad ottenere ben 20 punti in caso di totale eliminazione del doppio turno, 10 per riduzione pari al 75% e 3 punti per riduzione fino al 50%. Il bando regionale prevede inoltre che “interventi finalizzati all’eliminazione di locazione onerosa o dell’uso di locali impropriamente destinati ad attività scolastica, in relazione al rapporto fra numero di classi in affitto o impropriamente utilizzate e numero di classi in proprietà”, garantisca l’assegnazione di 5 punti per riduzione non superiore al 50%, di 10 punti per riduzione pari al 75% e di 15 per riduzione pari al 100%.

Circostanze in cui le scuole santateresine interessate dall’emergenza rientrano perfettamente: per entrambi i plessi infatti si sta predisponendo la progettazione esecutiva, e ironia della sorte, sta per profilarsi un doppio turno di lezioni. Nel caso delle tre aule del liceo scientifico spostate in municipio si riuscirebbe ad incrementare ulteriormente il punteggio assegnato in quanto locali non destinati ad attività scolastica. Ma siamo sicuri che sia tutto frutto del caso, che ha giocato a favore dell'Amministrazione comunale, e che non ci sia dietro un disegno diabolicamente ben architettato alla lettura del bando regionale.

Genitori e alunni però non stanno vivendo bene la situazione: su Facebook c’è chi parla di “giochi sporchi alle spalle dei bambini”, chi lamenta il fatto che saranno proprio gli studenti a risentire di questi disagi, con turni pomeridiani che si preannunciano già massacranti. Ci auguriamo che tutto si risolva al più presto, perché gli studenti delle scuole santateresine non meritano certamente tutto ciò.

Più informazioni: emergenza scolastica santa teresa  


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