Santa Teresa, fogna "a cielo aperto" e topi: situazione critica a due passi dal centro
di Andrea Rifatto | 07/11/2024 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 07/11/2024 | ATTUALITÀ
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Un chiusino dove scorre la fogna e un topo sul marciapiede
Rischia di trasformarsi in emergenza igienico-sanitaria la situazione presente in alcune zone di Santa Teresa di Riva a causa dell’assenza di reti fognarie e di raccolta delle acque degne di questo nome. Uno dei punti dove le criticità continuano ad aumentare è la via Francesco Crispi, la Statale 114, nella zona tra le vie Del Gambero e Maria Grazia Cutuli, a poche centinaia di metri dal centro del paese, dove esiste un unico canale di raccolta delle acque bianche e nere risalente all’epoca fascista, al cui interno vengono convogliati tutti i reflui provenienti dalle abitazioni e dalle sede stradale che poi finiscono sul lungomare. Da almeno un anno il quartiere è invaso dagli odori nauseabondi che fuoriescono dalle caditoie esistenti ai lati della strada, destinate alla raccolta delle acque piovane, in quanto i sistemi di sifonamento in alcun casi sono ormai rotti e di fatto la fogna scorre a cielo aperto sotto la sede stradale, con l’esalazione di miasmi in superficie. Ad aggravare la situazione è la presenza quotidiana di topi, che provengono dal canale di scarico e raggiungono la strada dalle caditoie ormai rotte, vita anche l’assenza delle griglie di protezione installate oltre quindici anni fa e ormai divelte, finalizzate ad evitare che i rifiuti ostruissero i sifoni. Fetori e roditori che scorrazzano sono divenuti due problemi ormai insopportabili per chi vive in questa zona della via Francesco Crispi, dove insistono anche attività commerciali, esercizi pubblici, studi professionali e attività imprenditoriali che devono far fronte ogni giorno con i disagi legati all’insufficienza delle reti infrastrutturali del paese. Criticità che si accentuano in caso di pioggia, in quanto la zona è posta ad una quota più bassa rispetto al resto della Statale 114 e raccoglie l’acqua piovana di un’ampia porzione della strada, che però non sempre riesce ad essere smaltita in tempo dalle vecchie caditoie a bordo strada e da quelle più ampie costruite nel 2011 e collegate ad una tubazione che attraversa un condominio privato fino a confluire nel collettore sul lungomare. Così spesso la zona si allaga e l’acqua arriva fin sopra il marciapiede e gli ingressi degli edifici. Il Comune ha effettuato diversi sopralluoghi nell’ultimo mese e mezzo, fino a lunedì pomeriggio, per decidere come intervenire al fine di eliminare le problematiche segnalate dai cittadini all’Amministrazione comunale, ma innanzitutto è quantomai urgente la sistemazione delle caditoie dalle quali provengono gli odori nauseabondi e fuoriescono i roditori, con il ripristino dei sifoni, intervento effettuabile in poco tempo con una spesa contenuta. Poi si potrà agire per migliorare i sistemi di raccolta delle acque piovane, operazione non facile anche perchè nella condotta che raggiunge il lungomare è stata riscontrata la presenza di reflui misti e dunque l’intervento si presenta più complesso di quanto ipotizzato inizialmente. Parallelamente è opportuno effettuare la pulizia di caditoie e pozzetti, avviata nei mesi scorsi dalla ditta incaricata dal Comune che però non ha ancora raggiunto questo tratto della via Francesco Crispi.