Santa Teresa, il Centro per minori resta "fantasma": deserta anche la terza gara
di Andrea Rifatto | 11/07/2024 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 11/07/2024 | ATTUALITÀ
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Da due anni e mezzo presenti anche gli arredi
Gara deserta. Per la terza volta. Adesso bisogna interrogarsi e chiedersi se sia stata fatta la scelta giusta. Ancora una volta non si è fatto avanti nessuno per gestire il Centro diurno educativo e di aggregazione per minori “Imparare per crescere” di Santa Teresa di Riva. Il terzo tentativo avviato dal Comune, tramite un avviso per individuare un ente del terzo settore con il quale avviare un percorso di co-progettazione, insieme ai Servizi sociali, finalizzato a redigere un nuovo piano di gestione per scegliere la migliore modalità di conduzione della struttura che sarà finalizzata al supporto di minori, disabili e per altre finalità sociale, si è concluso con un nulla di fatto. Alla scadenza del termine, infatti, la commissione di gara della centrale unica di committenza ha preso atto che non sono pervenute offerte e dunque ha dichiarato deserta la procedura. Così l’idea pensata per ridare vita all’immobile di via Vittorio Emanuele Orlando, che fino al 2009 ha ospitato la caserma della Guardia di Finanza prima di essere acquistato nel 2015 dal Comune al prezzo di 407mila euro, rimane sulla carta. La struttura è pronta da gennaio 2022 e da allora è sbarrata e non può essere utilizzata da due comunità, visto che il finanziamento da 473mila 424 euro concesso dalla Regione sui fondi europei del Po-Fesr 2014-2020 (cofinanziato dal Comune con 43mila euro) prevede la gestione in forma associata con Sant’Alessio Siculo. L’ultimo avviso stabiliva la partecipazione del Comune di Santa Teresa di Riva con la messa a disposizione dell’immobile ad un canone ritenuto agevolato rispetto ai prezzi di mercato, fissato in 12mila euro l’anno per tre anni, con la concessione al gestore di un pulmino a nove posti con pedana per disabili, a richiesta e secondo le esigenze individuate e concordate. Evidentemente, però, neanche la nuova formula della co-progettazione ha attratto enti in forma singola o in associazione temporanea di scopo e così non riesce a decollare il centro, al cui interno sono previste attività di formazione, ludico-ricreative, di svago, studio e gioco per minori tra i 4 e i 18 anni, con supporto scolastico, laboratorio teatrale, orticoltura e conoscenza degli antichi mestieri attraverso il confronto pratico con gli anziani, con un supporto alle famiglie impegnate con il lavoro. La mancata attivazione di “Imparare per crescere” mette a rischio il finanziamento regionale, visto che il Comune ha l’obbligo di individuare il soggetto gestore prima dell’erogazione del saldo, pena la revoca del beneficio e il recupero delle somme erogate: finora la Regione ha erogato un’anticipazione da 86mila 077 euro (ottobre 2021) e il primo pagamento intermedio da 209mila 038 euro (marzo 2022), ma per ottenere il saldo bisogna dimostrare che l’operazione è attiva e funzionante, allegando i collaudi e la documentazione relativa alla procedura di affidamento. Il prossimo passo potrebbe essere l’affidamento diretto della gestione, ma non sarà facile individuare un soggetto interessato. E nel frattempo l’ex caserma rimane chiusa tra la polvere, mentre gli spazi esterni vengono utilizzati dai ragazzi del quartiere per giocare a calcio.