Santa Teresa, il Comune soccombe in una causa di lavoro e deve sborsare 57mila euro
di Andrea Rifatto | 10/08/2023 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 10/08/2023 | ATTUALITÀ
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La sentenza di primo grado è già esecutiva
Arriva una sentenza di condanna per il Comune di Santa Teresa di Riva in un contenzioso in materia di lavoro risalente al 2014. Il Tribunale di Messina ha infatti riconosciuto il diritto di una ex dipendente, Domenica Turiano, all’inquadramento nella categoria D3 dall’1 gennaio 2000 e nella categoria D4 dall’1 gennaio 2001, ritenendo quindi fondata la sua richiesta di progressione economica orizzontale durante il periodo in cui è stata in servizio. La sentenza di primo grado ha condannato l’ente al pagamento della somma complessiva di 56mila 984 euro, di cui 38mila 675 euro per sorte capitale, 7mila 558 euro di interessi, 6mila 942 euro di spese legali e altre somme per rimborsi e Iva. Dopo il verdetto di primo grado l’Amministrazione comunale ha chiesto un parere al proprio legale, l’avvocato Raffaele Tommasini, secondo il quale le decisioni del tribunale sono opinabili e in alcune parti censurabili, anche per il travisamento di alcune circostanze: dunque la giunta comunale ha deciso di costituirsi in giudizio proponendo appello, affidando questa volta l’incarico legale all’avvocato Aurora Notarianni, che ha depositato in Corte d’appello il ricorso e trasmesso al Comune il decreto di fissazione udienza, che verrà trattata a maggio 2024. Il legale dell’ex impiegata, l’avvocato Giuseppe Tribulato, aveva comunicato al legale dell’ente la disponibilità della sua cliente a transigere la controversia, con l’abbattimento del 30% delle somme riconosciute dalla sentenza di primo grado, e l’Ufficio Contenzioso ha chiesto un parere in merito all’avvocato Notarianni, che però ha ritenuto di non dover accogliere la proposta di accordo transattivo “perchè presuppone la fondatezza della domanda di progressione economica orizzontale automatica, con rinunzia alle difese esposte nel ricorso di appello, senza tener conto dell’esatto adempimento della sentenza e in mancanza di elementi che possano giustificare un pagamento a titolo transattivo”. Dunque nessun accordo e ognuno avanti per la propria strada. Nei giorni scorsi l’ex dipendente Turiano ha così notificato al Comune di Santa Teresa di Riva un atto di precetto, intimando il pagamento delle somme entro dieci giorni, e nonostante sia in corso l’impugnazione della sentenza in appello, trattandosi di un provvedimento esecutivo il Consiglio comunale ha dovuto riconoscere il debito fuori bilancio da 56mila 984 euro per consentire il pagamento della somma, con riserva di restituzione in caso di esito positivo dell’appello proposto dal Comune. La delibera di riconoscimento del debito è stata approvata con il voto favorevole della maggioranza (assenti Carmelo Casablanca e Mariella Di Bella) e l’astensione della minoranza (assente Nino Bartolotta).