Santa Teresa, il Palacultura è un monumento all'incuria tra decadenza e sporcizia - FOTO
di Andrea Rifatto | 05/03/2023 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 05/03/2023 | ATTUALITÀ
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Pavimentazione divelta e locali sporchi
Pareti scrostate, segni di umidità, pavimentazione divelta, locali sporchi con materiali stipati alla rinfusa. Viene tenuto con scarsa cura il Palazzo della Cultura di Santa Teresa di Riva, edificio da vent’anni di proprietà comunale (costato oltre 4 milioni di euro) che ospita a Villa Crisafulli-Ragno la sede della biblioteca comunale, dell’aula consiliare, dell’Ufficio Turistico, oltre ad associazioni e altre realtà cittadine. Da parecchio tempo girando per la struttura si notano diverse zone molto trascurate, sia all’interno che all’esterno, dove servirebbero interventi di manutenzione e pulizia che evidentemente non vengono effettuati. I balconi sono utilizzati per accatastare arredi in disuso e parzialmente impraticabili per la presenza di escrementi di volatili, presenti anche in locali interni, e alcune stanze, soprattutto al piano superiore, sono tutt’altro che salubri, così come non tutti i servizi igienici sono perfettamente funzionanti. Da ormai dieci anni il Comune ha deciso di non affidare più ad una ditta esterna il servizio di pulizia degli immobili pubblici, in particolare municipio e Palacultura, destinando a tali attività i dipendenti di categoria A, che però sono insufficienti a coprire tutte le necessità. E i risultati si vedono, sia nel Palazzo municipale che a Villa Crisafulli-Ragno, dove l’unico impiegato addetto alla custodia, alla vigilanza e a garantire la fruizione al pubblico non può certamente occuparsi di tutto, pulizie comprese, nonostante sia disponibile a tutte le ore del giorno. Nel 2019 l’allora consigliere di minoranza Carmelo Casablanca, oggi in maggioranza, presentò una mozione, che venne però bocciata, con la quale si chiedeva all’Amministrazione di affidare a una ditta la pulizia degli edifici comunali, ma in quell’occasione il sindaco Danilo Lo Giudice spiegò che a suo avviso non era opportuno affidare all’esterno il servizio perchè sarebbe costato circa 50mila euro l’anno. La maggioranza promise comunque di raddoppiare le unità di personale da destinare alle attività di pulizia degli immobili, ma oggi i risultati dimostrano che la soluzione scelta allora non è stata quella migliore, perchè il Palazzo della Cultura e il municipio continuano a non essere adeguatamente puliti come dovrebbero e servono interventi straordinari per eliminare situazioni persistenti di incuria.