Santa Teresa, in appalto la mensa scolastica: alla Media si potrà portare il pasto da casa
di Andrea Rifatto | 18/08/2023 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 18/08/2023 | ATTUALITÀ
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Il Comprensivo ha approvato il regolamento
Si scoprirà a fine mese chi si aggiudicherà l’appalto da 793mila euro per la gestione triennale della mensa scolastica di Santa Teresa di Riva. Il bando prevede che il termine ultimo per la presentazione delle offerte è il 31 agosto e lo stesso giorno verranno aperte le buste della procedura aperta con il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa, per l’affidamento del servizio di preparazione, confezionamento e distribuzione di circa 44.000 pasti annui, al costo di 6 euro oltre Iva al 4% a pasto. Intanto arrivano importanti novità dalle istituzioni scolastiche, dopo le lamentele sulla qualità del servizio e le richieste presentate nei mesi scorsi dai genitori. L’Istituto comprensivo ha infatti approvato il Regolamento per la consumazione del pasto domestico, che consente agli studenti della scuola media santateresina e dei plessi degli altri comuni (Sant’Alessio Siculo e Savoca) di consumare a scuola il pranzo portato da casa, diritto riconosciuto anche da una sentenza del 2019 della Cassazione. Le famiglie che hanno scelto questa strada dovranno sottoscrivere un patto di corresponsabilità con l’istituto, che disciplina l’organizzazione e il funzionamento della refezione con il pasto di preparazione domestica consumato nel refettorio della scuola, poiché nell’interesse primario della salute dei bambini è essenziale che vengano assicurate idonee condizioni igieniche degli alimenti e il giusto apporto di sostanze nutrienti e caloriche. Per motivi organizzativi non è consentito adottare un regime misto, ossia scegliere giornalmente o mensilmente se usufruire della mensa scolastica o portare il pranzo da casa. I genitori, in particolare, dovranno impegnarsi a rispettare alcune regole: il pasto fornito dalla famiglia deve essere portato al momento dell’ingresso a scuola in uno zainetto separato da quello dei libri, con adeguato e opportuno confezionamento affinché siano evitate fuoriuscite del cibo dai contenitori; nello zainetto devono essere collocati pane, frutta e acqua, tovaglietta, tovagliolo, bicchiere e posate in un apposito astuccio portaposate e il contenitore con il cibo; per motivi di sicurezza non sono ammessi coltelli di alcun tipo, scatolame in latta, contenitori di vetro né apparecchiature personali per raffreddamento/riscaldamento del pasto, mentre come bevanda è consentita solo l’acqua in borraccia; il cibo fornito da casa non può essere refrigerato né riscaldato a scuola in alcun modo e agli studenti non è consentito lo scambio e l’assaggio dei cibi dei compagni. Per ragioni organizzative non è possibile far recapitare i pasti ai bambini durante le lezioni e gli studenti dovranno apparecchiare e sparecchiare la propria porzione di tavolo e attenersi alle regole di comportamento adottate all’interno dei locali scolastici. Vista l'impossibilità di garantire le stesse condizioni igienico-sanitarie che la refezione comunale è tenuta ad assicurare, e di conseguenza l'eliminazione dei rischi connessi, la scuola declina ogni responsabilità in ordine alla conservazione e alla qualità dei cibi forniti dalle famiglie.