Giovedì 21 Novembre 2024
I nuovi criteri della Regione impongono l'aggregazione. Parlano dirigente e sindaco


Santa Teresa, la Direzione didattica rischia di sparire ma ci sono ancora speranze

di Andrea Rifatto | 25/09/2023 | ATTUALITÀ

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L'ex Circolo didattico ha sede nella scuola del Centro

È l’unica rimasta in provincia di Messina, sopravvissuta finora indenne a tagli e accorpamenti, ma questa volta sembra davvero difficile continuare a mantenerla in vita. Rischia la soppressione la Direzione didattica di Santa Teresa di Riva, costituita da sei scuole dell’infanzia e cinque scuole primarie dislocate su sei plessi. I nuovi criteri previsti dall’Assessorato regionale dell’Istruzione, a cui dovranno attenersi le Conferenze provinciali nella predisposizione del Piano di dimensionamento e razionalizzazione della rete scolastica per l’anno 2024-2025, sembrano segnare il destino per lo storico Circolo didattico santateresino. Il decreto prevede infatti il criterio della verticalizzazione in Istituti comprensivi delle Direzioni didattiche e delle scuole medie di primo grado, introdotto per garantire un processo di continuità didattica nell’ambito dello stesso ciclo di istruzione da perseguire con l’aggregazione in Istituti comprensivi delle scuole dell’infanzia, primarie e secondarie di primo grado, con la conseguente soppressione delle istituzioni scolastiche autonome costituite separatamente da Direzioni didattiche e scuole secondarie di primo grado. Nelle scorse settimane il dirigente dell’Ambito territoriale di Messina dell’Ufficio scolastico regionale, Stello Vadalà, ha scritto ai dirigenti scolastici invitandoli a porre in essere ogni utile iniziativa per la formulazione delle proposte in vista della Conferenza provinciale, raccordandosi con i sindaci e le forze sociali del territorio al fine di presentare soluzioni condivise che rispondano ai criteri previsti dalla Regione. Ma gli spazi di manovra sembrano davvero esigui e secondo i criteri della Regione le soluzioni potrebbero essere creazione di una nuova istituzione scolastica, soppressione, aggregazione o fusione, in quest'ultimo caso magari con l’Istituto comprensivo già esistente. 

“Il mio auspicio è che la Direzione didattica rimanga autonoma - commenta la dirigente Maria Grazia D’Amico - è una realtà storica, abbiamo più di 650 allievi tutti nello stesso comune e in teoria sarebbe giusto rimanesse in vita. A penalizzarci è la denominazione di Direzione didattica, perchè il nuovo decreto parla di verticalizzazione, ma si potrebbe ovviare visto che abbiamo gli spazi per creare una sezione di scuola secondaria di primo grado, qualora fosse possibile. Adesso vedremo cosa deciderà l’Ufficio scolastico, a mio avviso Santa Teresa di Riva ha il diritto di mantenere questa istituzione”. Una questione seguita anche dall’Amministrazione comunale: “Non dipende da noi ma faremo la nostra parte cercando di mantenere la Direzione didattica - dice il sindaco Danilo Lo Giudice - è pur vero che non sarà possibile mantenerla, ma perchè non realizzare un Istituto comprensivo 2 o capire se vi siano soluzioni migliori? È fondamentale che non si perdano posti di lavoro e non ci siano accorpamenti che comportino sacrifici, ma anche che si possa mantenere l’autonomia strutturale esistente. Ci sono circa 600 alunni, quindi credo che la Direzione abbia tutte le caratteristiche per rimanere in piedi come è stato fino adesso”. Decisiva sarà dunque la decisione della Conferenza provinciale di organizzazione della rete scolastica, che a fine mese approverà il piano di dimensionamento e dovrà inviarlo alla Regione entro il 18 novembre.


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