Sabato 23 Novembre 2024
Manifestazione di protesta di insegnanti, personale e genitori contro l'accorpamento


Santa Teresa, la Direzione didattica scende in strada e grida no alla soppressione - VIDEO

di Andrea Rifatto | 24/12/2023 | ATTUALITÀ

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La protesta in piazza Municipio

La gioia dei bambini per l’ultima campanella prima delle vacanze natalizie, la preoccupazione degli adulti per una decisione che al rientro potrebbe essere già ufficiale. Circa 100 tra insegnanti, personale amministrativo-tecnico-ausiliario e genitori hanno protestato nel primo pomeriggio di venerdì contro la soppressione della Direzione didattica di Santa Teresa di Riva e l’accorpamento all’Istituto comprensivo, previsto dalla Regione dall’anno scolastico 2024-2025. Il corteo partito dal plesso “Felice Muscolino”, al quale si è unita anche la dirigente scolastica Maria Grazia D’Amico, ha sfilato sul corso principale con in testa uno striscione per dire no al dimensionamento scolastico deciso a Palermo e ha raggiunto piazza Municipio dove ad attenderlo c’era l’Amministrazione comunale, con in testa il sindaco Danilo Lo Giudice. “Giù le mani dalla Direzione didattica”, “I bambini non sono numeri”, “Più diritti e meno tagli” alcuni degli slogan mostrati. “Perchè la nostra istituzione centenaria con 630 alunni deve essere soppressa mentre altre, anche con meno studenti, rimangono autonome? - chiede l’insegnante Pina Cundari - e se bisogna attuare la verticalizzazione verso gli Istituti comprensivi, perchè  a Catania e Palermo restano le Direzioni? Lo vediamo come un accanimento nei nostri confronti”. Per Antonina Toscano (Ata) “l’accorpamento fa saltare posti di fondamentale importanza come quelli del personale Ata e i bambini dai 3 agli 11 anni, soprattutto quelli disabili, hanno bisogno di particolari attenzioni, assistenza e vigilanza”. Francesca Sterrantino, mamma di un alunno, non ci sta: “Ci sono oltre 600 iscritti e l’attuale organizzazione funziona, perchè sopprimere? Un’unica realtà scolastica con più di 1250 alunni e 12 plessi impoverirebbe l’offerta formativa e la personalizzazione dell’insegnamento, con ripercussioni in termini di dispersione scolastica”. 

Presente a Santa Teresa di Riva anche Patrizia Donato, segretaria provinciale Flc-Cgil: “Non è vero che non cambierà niente per famiglie e studenti - ha affermato - le conseguenze dirette saranno su docenti e collaboratori ma in realtà la riduzione di organico si rifletterà sulla possibilità di tenere aperti i plessi. Un collaboratore è indispensabile per garantire l’apertura di una scuola, non è implicito che si riuscirà a farlo ovunque e alla fine la scuola arretra sul territorio. Non ci sono spiragli sull’annullamento del piano di dimensionamento - ammette - rimandarlo di un anno, per le pressioni politiche, non implica che poi non si ripresenti lo stesso problema”. Duro contro le decisioni prese dell’alto il sindaco Lo Giudice: “In Conferenza scolastica provinciale io e altri sei colleghi, che rappresentiamo i 108 comuni, abbiamo chiesto di salvare la Direzione didattica - ha ricordato - poi l’assessore regionale ha deciso di fare altro. Se non c’è la volontà di ascoltare le aspettative del territorio non servono questi passaggi, decidano tutto loro, ma è chiaro che non lo possiamo accettare. Tutti in Sicilia sono scesi in piazza a dire no al dimensionamento, ci attendiamo una presa di coscienza dell’assessore e che venga rivista la decisione per la Direzione didattica, che merita di rimanere in vita per continuare a formare i figli della comunità santateresina e non solo”.


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