Santa Teresa, la scuola di Barracca va adeguata sismicamente: si lavora al nuovo progetto
di Andrea Rifatto | 11/06/2024 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 11/06/2024 | ATTUALITÀ
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Il plesso che ospita Infanzia e Primaria
Ampliare l’edificio e adeguarlo sismicamente. Punta su due obiettivi l’Amministrazione comunale di Santa Teresa di Riva per la scuola “Lucia Amato” del quartiere Barracca, che ospita le sezioni dell’infanzia e della primaria. La richiesta di finanziamento presentata nel 2022 dal Comune, con un progetto di fattibilità tecnico-economica da 248mila 180 euro redatto dall’Ufficio tecnico per la costruzione di un nuovo corpo di fabbrica sul retro, non è stata ammessa a finanziamento dalla Regione ma la volontà di migliorare il plesso rimane una volontà del governo cittadino. Così dopo aver eseguito lo scorso anno le indagini geognostiche e le verifiche strutturali, grazie ad un contributo di 4mila 889 euro ottenuto dall’Assessorato regionale dell’Istruzione e della Formazione professionale e utilizzato per l’affidamento dell’incarico all’ingegnere Francesco Russo di Santa Teresa di Riva. Dall’indice di vulnerabilità sismica è emersa la necessità di procedere ad un intervento di adeguamento e lo stesso professionista è stato incaricato adesso per la redazione del progetto di ampliamento e di adeguamento sismico dell’edificio, per una spesa di 11mila 042 euro compresa Iva; il geologo Antonino Savoca di Furci Siculo si occuperà invece dello studio geologico a corredo della progettazione esecutiva per una spesa di 3mila 806 euro. L’Amministrazione ha previsto un ampliamento in aderenza alla struttura esistente, delle dimensioni di 6,70 x 18,80 metri, al cui interno realizzare degli spazi ad uso comune come una sala mensa da 54,60 metri quadrati e una biblioteca-laboratorio da 35,40 metri quadrati, oltre ad uno spazio di collegamento da 18 metri quadrati; inoltre sono state previste opere di modifica alla distribuzione interna della struttura esistente, per ottenere un collegamento confortevole e sicuro con i nuovi spazi e ricavare un deposito da 17,36 metri quadrati. La richiesta di finanziamento era stata presentata a valere su bando regionale che metteva a disposizione fondi europei Po Fesr 2014-2020 (Azione 10.7.1) per interventi di adattamento e di adeguamento degli spazi comuni, ma l’istanza si è piazzata al 98esimo posto con 40 punti ed è stata inserita nella graduatoria di quelle finanziabili, mentre i progetti finanziati sono stati i primi 85, ma potrebbe esserci uno scorrimento della graduatoria.