Santa Teresa, lavori pessimi sulla Sp 23: asfalto nuovo ma pericoli vecchi - FOTO
di Andrea Rifatto | oggi | ATTUALITÀ
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Rattoppi pericolosi tra dislivelli e solchi
Gli utenti attendevano da anni che le insidie venissero rimosse e quando hanno visto i mezzi d’opera al lavoro hanno quasi esultato, felici di poter circolare finalmente in sicurezza. Ma sono bastati pochi giorni per comprendere come il risultato dell’intervento svolto fosse pessimo e le trappole fossero ancora presenti, seppur sotto altra forma. È quanto accaduto in modo assurdo lungo la Strada provinciale 23 che collega il centro abitato di Santa Teresa di Riva con la frazione Misserio, dove nei giorni scorsi la Città metropolitana ha effettuato un intervento di rifacimento della pavimentazione stradale in alcuni tratti che ha ritenuto essere in pessimo stato, procedendo con la posa di un nuovo strato di asfalto. Lavori che però non sono stati eseguiti a regola d’arte e che hanno suscitato lamentele da parte di quanti percorrono quotidianamente la Sp 23, utilizzata anche per raggiungere le frazioni di Casalvecchio Siculo e Furci Siculo, e perplessità anche all’interno di Palazzo dei Leoni. Soprattutto chi viaggia sui mezzi a due ruote, infatti, non ha potuto non notare innanzitutto il dislivello che è stato creato nei punti di raccordo tra il vecchio e il nuovo manto stradale, con quest’ultimo posato in sovrapposizione poiché non sarebbe stata effettuata la scarifica del vecchio strato di usura, con la formazione di veri e propri scalini sia in senso parallelo che trasversale alla sede stradale. Nei tratti a macchia di leopardo dove è stato posato il nuovo asfalto, quest’ultimo appare poi costituito in diversi punti da aggregati medi che costituiscono il cosiddetto binder (strato di collegamento) e che si sono sgretolati nel giro di pochi giorni, mentre il primo strato della sovrastruttura stradale è quello di usura (tappetino), costituito da una miscela di aggregati per la maggior parte delle volte fini per garantire un’adeguata aderenza ai pneumatici delle autovetture e l’impermeabilità all’acqua. Non mancano buche, avvallamenti e solchi anche sulle corsie totalmente riasfaltate, segno che non si è intervenuti a dovere sugli strati sottostanti della Sp 23 ma si è preferito posare il nuovo manto in fretta e furia, senza contare che sono stati tralasciati quei tratti davvero bisognosi di interventi, come la curva in uscita dalla via Sparagonà il cui manto stradale è in pessimo stato. L’auspicio è che la Città metropolitana torni sui propri passi ed esegua gli interventi a regola d’arte.