Santa Teresa, marciapiedi rattoppati dal Comune ma il risultato non è dei migliori - FOTO
di Andrea Rifatto | 09/04/2024 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 09/04/2024 | ATTUALITÀ
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Un rattoppo con mattonelle diverse
Saranno pur sempre rattoppi, ma andrebbero comunque eseguiti a regola d’arte. A Santa Teresa di Riva sono iniziati nei giorni scorsi i lavori di manutenzione della rete viaria, dei marciapiedi e in generale delle aree esterne soggette a passaggio pubblico, finalizzati a garantire la sicurezza dei cittadini e la conservazione del patrimonio. L’Ufficio tecnico li ha affidati ad una ditta del posto per una spesa totale di 25mila 700 euro e gli operai hanno avviato gli interventi in varie zone, soprattutto sulla Statale 114 e sul lungomare, ripristinando tratti di pavimentazione mancante, sconnessa o danneggiata segnalati dall’Amministrazione o direttamente dai cittadini. In diversi punti del corso principale, però, l’impresa ha utilizzato un tipo di mattonella in cemento con un disegno totalmente diverso da quello esistente su tutta l’estensione del marciapiede, realizzato con le classiche pietrine in cemento, con un pessimo effetto estetico visto che il rattoppo balza subito all’occhio e si nota la marcata differenza dal resto della pavimentazione e spesso anche il livello tra vecchia e nuova pavimentazione non è coincidente. In almeno un caso, invece, al posto della mattonelle ormai divelte è stato posato l'asfalto. Sulla via Regina Margherita, ad esempio, sono state posate mattonelle con due disegni diversi, a sigaretta e a quadri anzichè quelle corrette a superficie rigata, per ripristinare il marciapiede lato monte nel quartiere Sacra Famiglia e al centro del paese, a poche centinaia di metri di distanza, senza che dal Comune nessuno abbia battuto ciglio, nonostante gli stessi amministratori si siano premurati di pubblicare le foto dei lavori senza evidentemente rendersi conto di come si stia intervenendo. Non si comprende perchè non vengano utilizzate mattonelle identiche a quelle esistenti, facilmente reperibili in commercio, così come avviene solitamente nel caso dei ripristini eseguiti anche dai privati in seguito ad allacci idrici e fognari. Anche in altri casi imprese esterne impegnate in lavori sul territorio comunale, come ad esempio per la posa della fibra ottica, dopo gli scavi hanno posato mattonelle totalmente diverse per il ripristino del marciapiede, addirittura nere anzichè bianche, ed è passato oltre un anno senza che siano state sostituite.