Santa Teresa, nuova ditta per gestire il depuratore ma la gara potrebbe essere irregolare
di Andrea Rifatto | 22/01/2023 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 22/01/2023 | ATTUALITÀ
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L'impianto è utilizzato anche dal comune di Savoca
C’è un nuovo gestore per l’impianto di depurazione fognaria di Santa Teresa di Riva, utilizzato anche dal vicino comune di Savoca, ma l’iter seguito per individuarlo potrebbe essere viziato da una irregolarità. La procedura negoziata senza bando con il criterio del minor prezzo, finalizzata ad assegnare per i prossimi due anni il servizio di gestione e manutenzione del depuratore di contrada Catalmo, degli impianti di sollevamento e della condotta sottomarina, si è svolta sul Mercato elettronico della Pubblica Amministrazione con la richiesta di offerta inviata dal Comune a cinque operatori economici specializzati nel settore “Impianti di potabilizzazione e depurazione”, ossia le ditte “Gullifa Francesco” di Messina, “Chemitecno Sud di Arigò Marco” di Messina, “Ma.No. Tecnologia ed Ambiente Srls” di Santa Teresa di Riva, “Sogea Srl” e “Civem Srl”, entrambe di Casteldaccia (Palermo). A presentare la proposta sono state solo “Chemitecno Sud” e “Ma.No. Tecnologia ed Ambiente”, la seconda ammessa inizialmente con riserva per l’assenza di dichiarazioni relative a insolvenza, capacità economica e finanziaria e capacità tecniche e professionali. Alla ditta è stato concesso un termine di tre giorni per integrare gli atti con il soccorso istruttorio e alla ripresa della gara sono state aperte le buste: l’operatore messinese ha offerto un ribasso del 9,33% sulla base d’asta di 192mila 996 euro, mentre quello santateresino del 16,21% e ha così ottenuto l’appalto per gestire il depuratore per l’importo ribassato di 161mila 711 euro oltre oneri di sicurezza per 4mila 948 euro, per un totale di 166mila 660 euro. La ditta “Ma.No. Tecnologia ed Ambiente”, però, era stata già invitata alla procedura negoziata del 2020, così come la “Gullifa Francesco”, e dunque entrambe, secondo il principio di rotazione previsto dal Codice dei contratti pubblici e come ribadito anche dall’Autorità nazionale Anticorruzione, non potevano essere contattate. La segretaria comunale Rossana Giorgianni ha infatti ricordato in un recente richiamo all’Ufficio tecnico, in seguito ad alcune irregolarità contestate al Comune dall’Anac per un altro appalto in materia di rifiuti affidato proprio alla "Ma.No", “il divieto di invito a procedure dirette all’assegnazione di un appalto nei confronti del contraente uscente e dell’operatore economico invitato e non affidatario nel precedente affidamento”. La “ratio” di tale disposizione è quella di evitare, allo scopo di garantire alle imprese concorrenti una posizione paritaria, che chi ha già gestito un servizio (l’imprenditore risultato vincitore si è già occupato del depuratore tra 2018 e 2020), forte della conoscenza della strutturazione dell’attività da espletare acquisita nella precedente gestione, possa agevolmente prevalere sugli altri operatori economici. Correttamente, invece, non è stata invitata alla procedura la società “Envi.Se.P. Srl” di Catania, che attualmente garantisce la manutenzione del depuratore in virtù dell’affidamento avvenuto a fine 2020, prorogato nelle scorse settimane fino al 31 gennaio di quest’anno per evitare l’assenza di un gestore nel periodo tra la scadenza del contratto e l’individuazione del nuovo operatore.