Santa Teresa, nuovo gestore per l'asilo nido: offerte anomale e gara identica al 2021
di Andrea Rifatto | 22/11/2022 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 22/11/2022 | ATTUALITÀ
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La struttura può ospitare fino a 45 bambini
È stato un operatore catanese ad aggiudicarsi la gara per garantire le attività di potenziamento dell’asilo nido comunale di Santa Teresa di Riva. È giunta al termine, infatti, la procedura per affidare la gestione del progetto “Pac Infanzia 2022-2023”, finanziato con fondi della Regione. La procedura aperta con il criterio di aggiudicazione dell’offerta economicamente più vantaggiosa, sulla base del miglior rapporto qualità-prezzo, aveva un importo a base d’asta di 109mila 504 euro (Iva esclusa) per un periodo di nove mesi e alla gara hanno partecipato otto operatori, tutti ammessi dopo la prima fase. Prima in classifica si è piazzata la società cooperativa sociale “Iride” di Scordia, ottenendo il punteggio massimo di 100 punti (80 per l’offerta tecnica e 20 per quella economica) e presentando un ribasso del 20,96%, per un’offerta di 86mila 552 euro. Seconda l’associazione di solidarietà sociale “Asofa” di Gaggi (gestore degli ultimi tre anni) con 98,7077 punti (80 tecnica e 18,7077 economica) e un ribasso del 15,5%, per un importo di 92mila 531 euro. Dunque la centrale unica di committenza ha proposto l’aggiudicazione della gara alla “Iride” per un totale di 87mila 028 euro, di cui 476 euro di oneri di sicurezza. Entrambe le offerte sono risultate anomale, visto che la soglia di anomalia era fissata a 64 punti per l’offerta tecnica e 16 per quella economica e adesso spetterà al responsabile unico del procedimento, la dipendente comunale Rosa Chillemi, chiedere le giustificazioni e procedere all’aggiudicazione finale. Un esito di gara identico a quello dello scorso anno, con la “Iride” prima e la “Asofa” seconda: in quel caso la proposta della ditta catanese è stata ritenuta non congrua, non sostenibile e non realizzabile e l’appalto affidato alla concorrente di Gaggi. Nei mesi scorsi, però, il Tar di Catania ha stabilito che quell’aggiudicazione è stata illegittima e a vincere la gara doveva essere la società cooperativa sociale di Scordia, condannando il Comune al pagamento delle spese per quasi 6mila euro. Il potenziamento dell’asilo nido “Maria Montessori”, frequentato da 45 bambini tra 6 e 26 mesi, prevede l’apertura dal lunedì al venerdì dalle 16 alle 18, con prolungamento di due ore rispetto all’orario 8-16 e la somministrazione della merenda, il sabato dalle 9 alle 13 con lo spuntino e a luglio dalle 8 alle 16 con servizio mensa, con l’utilizzo di 5 educatori, 3 ausiliari e la fornitura di materiale didattico e ludico-ricreativo.