Giovedì 21 Novembre 2024
Affidamento per aggiornare lo strumento con il contributo assegnato dalla Regione


Santa Teresa, nuovo incarico per il Piano spiaggia: da 12 anni non si arriva al traguardo

di Andrea Rifatto | 17/09/2024 | ATTUALITÀ

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Pianificazione bloccata senza il Pudm

Nuovo input per la redazione Piano di utilizzo del demanio marittimo di Santa Teresa di Riva, strumento per la pianificazione delle finalità pubbliche e delle iniziative private previste sulla spiaggia e sulle aree demaniali dal lungomare che non riesce a vedere la luce da oltre 12 anni. L’Ufficio tecnico, infatti, ha affidato un altro incarico all’ingegnere Carmelo Rosario Sturiale, professionista che sta seguendo da diversi anni le procedure del Pudm, affinché prosegua con l’aggiornamento e la redazione del documento in modo da consentire all’Amministrazione comunale di approvarlo. L’incarico è stato assegnato per una spesa totale di 12mila 053 euro, coperta dal contributo da 12mila 688 euro assegnato nei mesi scorsi dall’Assessorato regionale Territorio e Ambiente con il Programma di ripartizione di risorse ai Comuni per la realizzazione di interventi nelle aree del demanio marittimo. Nel 2019 il Comune di Santa Teresa di Riva ha approvato per la terza volta il Piano spiagge e lo ha inviato alla Regione e all’Ufficio Territoriale dell’Ambiente di Messina, dove per due anni è rimasto fermo in attesa di risposte che potessero consentire di far proseguire l’iter, che nel passaggio successivo prevede l’avvio della procedura per l’ottenimento della Valutazione ambientale strategica. Tempi della burocrazia inconcepibili che si scontrano con la necessità di avere regole chiare sull’utilizzo degli spazi, che possono essere destinati ad attività ludiche e sportive, commerciali, punti di ristoro, esercizi di ristorazione e somministrazione bevande, ormeggio, rimessaggio e noleggio natanti, porti ed approdi turistici, viabilità, sistemazione urbana e parcheggi. Oltre a ciò, il Pudm disciplina la destinazione di numerose aree demaniali sul lungomare rimaste nel limbo da 30 anni, la cui gestione, in base alla nuova normativa, è affidata al Comune. Un iter infinito iniziato oltre 12 anni fa, con la prima approvazione in Consiglio comunale che risale al 2012, prima della revoca e delle successive nuove stesure.

Già nel 2019 l’ingegnere Sturiale, insieme al collega Salvatore Iraci Sareri di Roccalumera, avevano aggiornato il Pudm alle ultime linee guida emanate dalla Regione prima dell’invio all’Uta di Messina affinché provvedesse alla pre-valutazione della conformità alle linee guida adottate nel 2016. Da allora, però, la procedura non è mai giunta a conclusione. Solo dopo il via libera dall’Ufficio territoriale Ambiente, il Comune può avviare la procedura Vas, acquisire i pareri tecnici in conferenza di servizi, provvedere alle revisioni sulla base delle prescrizioni Vas e alle osservazioni e inviarlo per l’approvazione al Consiglio comunale, che lo ha già esitato favorevolmente nell’aprile 2017. In quell’occasione sembrava ormai fatta, ma l’Assessorato aveva emanato delle direttive specificando i nuovi adempimenti da seguire per la redazione dei Pudm. E così il Comune aveva provveduto approvando lo strumento nuovamente in giunta e ripartendo sostanzialmente da zero, per la terza volta in due anni. Il Piano di utilizzo del demanio marittimo di Santa Teresa di Riva dovrà inoltre essere coerente con il progetto di salvaguardia della costa dall’erosione, come chiesto dalla Commissione tecnica specialistica dell’Assessorato regionale Territorio e Ambiente.


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