Santa Teresa omaggia il poliedrico Nino Nicotra: intitolata la biblioteca comunale - FOTO
di Andrea Rifatto | 24/03/2022 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 24/03/2022 | ATTUALITÀ
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Il sindaco con i familiari davanti la targa
Politico, intellettuale e sportivo. Nino Nicotra è stata una figura poliedrica per Santa Teresa di Riva e nella sua esistenza ha lavorato per la crescita della comunità, senza cercare riconoscimenti e ritorni d’immagine. Adesso il suo nome è impresso nella biblioteca comunale, il più importante luogo cittadino dedicato alla cultura, a lui intitolata lunedì sera a undici anni dalla scomparsa e undici mesi dopo la decisione assunta dall’Amministrazione, che ha accolto anche la richiesta dell’Università delle Tre Età, fondata insieme a Sebastiano Di Bella e presieduta da Nicotra per alcuni anni. Al Palazzo della Cultura-Villa Crisafulli Ragno erano presenti la moglie Silvana Scavelli, i figli Adriano e Maurizio, i familiari, gli amministratori comunali con in testa il sindaco Danilo Lo Giudice, il presidente dell’Unitre Santi Albano, l’assessore alla Cultura Annalisa Miano e tanti amici e cittadini che lo hanno conosciuto e incontrato durante i suoi percorsi di vita, come Umberto Cacciola (“un eroe positivo che ha fatto la storia di Santa Teresa”), Paola Rifatto (“amava il dialogo e il confronto anche con con gli avversari, visse con gli uomini e per gli uomini”), Paolo Turiano (“costituire un fondo librario al Liceo Classico intitolato a lui”) e Angelo Pacher, intervenuti per ricordarlo. Nella biblioteca è stata scoperta dal sindaco e dalla nipote Valentina una targa che ricorda Nino Nicotra come “uomo di grande spessore culturale e morale, politico appassionato, insigne classicista, educatore innovativo”. “Un gigante buono che ha lasciato il segno in tanti campi - ha detto Lo Giudice - con battaglie dentro e fuori le aule della politica, ricordata per correttezza e rettitudine morale e per l’azione volta al bene comune. Non cercava i riflettori ma la sostanza delle cose, ha amato il paese e il comprensorio con una vera testimonianza di vita e con l’impegno nello sport ha contribuito a formare i giovani”. Per Albano “un giorno di festa che chiude un lungo percorso, Nino è stato uomo di cultura e saggezza, ha vissuto con umiltà e rinunce e ha ispirato tutti noi a continuare l’attività culturale”. Il figlio Adriano ha ricordato il padre come “persona molto sensibile verso chi era in difficoltà, verso gli ultimi, per far vivere bene anche loro”. Un’esistenza caratterizzata dall'attenzione verso gli altri, soprattutto i più deboli, con un atteggiamento sornione ed ironico dietro il quale c'era una grande umanità. Nino Nicotra, all’anagrafe Antonio, è nato l’1 febbraio del 1939 e si è spento il 16 gennaio del 2011, all’età di 71 anni, a causa di un tumore che l’ha portato via in appena venti giorni. Docente di lettere alla scuola media e poi al Liceo, uomo coltissimo, soprattutto in ambito storico-umanistico, cultore del latino e del greco, ha svolto una intensa attività di promozione culturale sia come presidente dell’UniTre che con la presentazione di libri e la partecipazione ad eventi culturali. Nei primi Anni ’60, con altri giovani attivisti come Carmelo Ucchino e Santino Spadaro, insieme ad alcuni componenti del vecchio gruppo dirigente, ha ricostituito a Santa Teresa la sezione comunale del Partito Comunista Italiano e da allora il suo impegno è continuato per 50 anni, ricoprendo diverse cariche politiche: nel Pci, oltre che dirigente e segretario di sezione, è stato infatti componente del Comitato federale di Messina, poi dirigente dei Democratici di Sinistra ed infine ha dato il suo contributo alla costituzione del Circolo del Partito democratico. Ha ricoperto anche diverse cariche istituzionali: consigliere provinciale, assessore e consigliere comunale nella cittadina jonica tra gli anni ’70 e 90’ e poi dal 1998 al 2003, battendosi per la salvaguardia dell’ambiente e contro l’urbanizzazione selvaggia. Dal 1987 al 1991 è stato anche componente del Comitato di gestione dell’Asl di Taormina. Ciò che caratterizzava la sua personalità era la modestia: pur avendo spirito analitico e grandi capacità intellettuali e civili è rimasto sempre un militante e non si sottraeva ai lavori più umili, come affiggere manifesti e fare volantinaggio e tanti lo ricordano ancora mentre diffondeva l'Unità girando per le vie del paese. Oltre all'impegno politico non trascurava l'approfondimento culturale e aveva una robusta preparazione letteraria e storica che manifestava nei dibattiti, nei comizi, nelle discussioni. Non è mancato l’impegno nello sport: nel 1978 ha infatti fondato la società di basket Astamura, la più longeva realtà sportiva cittadina tuttora esistente, coinvolgendo nel corso dei lustri tanti giovani che lo ricordano come esempio da seguire.