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S. Teresa di Riva. Il Comune diventa esattore diretto
di Andrea Rifatto | 25/03/2014 | ATTUALITÀ
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L'accertamento sulle aree edificabili è aggiornato al 28 febbraio
Presentato stamane in Municipio a S. Teresa di Riva il Piano di intervento per la lotta all’evasione fiscale dei tributi comunali, redatto dall’Ufficio Unico delle Entrate costituito lo scorso agosto con la nomina di due professionisti esterni, l'arch. Gianfranco Giunta e il tecnico informatico Roberto Cicala. Ma la novità fondamentale ufficializzata oggi è la possibilità che avrà da ora in avanti l’ente comunale di riscuotere il 100% dei tributi erariali, agendo come braccio operativo dell’Agenzia delle Entrate. Ciò in virtù della Legge regionale 5/2014, che prevede all’art. 5 comma 1 che allo scopo di incentivare la partecipazione dei comuni all’attività di accertamento tributario, per gli anni 2014, 2015 e 2016, la quota incentivante di riscossione, ovvero gli importi che lo Stato riconosce ai comuni a titolo di partecipazione all'accertamento, è elevata al 100%. L'art. 5 della L.r. 5/2014 scaturisce dalll'impegno assunto dalla Regione, dall'Agenzia delle Entrate e dall'Anci Sicilia, in collaborazione con la Guardia di Finanza, che ha visto l'avvio di una serie di iniziative volte a dare attuazione al protocollo di intesa stipulato in data 15 giugno 2012. Secondo l'Agenzia delle Entrate infatti, un elemento che può essere identificato come causa o concausa degli attuali esiti delle misure di lotta all'evasione fiscale è costituito dalla quota percentuale delle maggiori somme riscosse riconosciuta al Comune, laddove il recupero del tributo evaso derivi da atti di segnalazione e accertamento dello stesso ente locale. La norma si propone dunque, con riguardo alla quota di partecipazione dei comuni, di intervenire per un arco temporale di tre anni, per far sì che si abbia una maggiore incidenza dell'azione degli enti locali nei compiti di accertamento tributario.
Alla presenza dei funzionari dell’Agenzia delle Entrate, l’Amministrazione comunale santateresina ha limato gli ultimi dettagli del Protocollo di intesa già predisposto dall’ente locale, che disciplinerà i rapporti tra Comune e Agenzia. In merito al recupero delle imposte evase negli ultimi anni nella cittadina ionica, il sindaco Cateno De Luca ha dichiarato che l’evasione riguardante le aree edificabili (periodo 2007-2012) ammonta a 2milioni 200mila euro, di cui 1mln 600mila già accertate nella prima fase, con il 73% di atti condonati. L’evasione sulla altre imposte comunali nel periodo 2007-2013 si aggira invece sui 4milioni 500mila euro, di cui 2mln riguardanti la tassa sui rifiuti solidi urbani. “Grazie alla banca dati unica – ha spiegato il primo cittadino – stiamo scovando gli evasori storici, che non hanno mai versato nelle casse comunali quanto dovuto”. L'intendimento dell'esecutivo De Luca è quello di potenziare ulteriormente l'Ufficio unico delle Entrate comunali, affinchè possa recuperare coattivamente le imposte tributarie ed extratributarie evase con una gestione in house, sopperendo così alle mancanze degli enti riscossori, che riescono in media a recuperare solo l'8% delle somme iscritte a ruolo. Secondo lo studio redatto dai due esperti esterni, il Comune può arrivare a riscuotere invece percentuali tra il 60 e l'80%. Il sindaco ha chiarito inoltre che gli incassi delle somme evase inizieranno a fluire nelle casse dell’ente a metà 2014, mentre le aliquote delle imposte rimarranno al massimo per tutto l’anno. Entro dicembre l’Amministrazione De Luca conta poi di poter sanare la situazione con il Demanio marittimo, saldando l’arretrato, che ammonta a circa 650mila euro, per provvedere all’acquisto del lungomare e delle aree demaniali alle estremità della città.
Piano di intervento per la lotta all'evasione dei tributi comunali