Giovedì 30 Gennaio 2025
L'ex consigliere e assessore ricordato alla presenza dei familiari ed ex amministratori


Santa Teresa rende omaggio ad Onofrio Cicala: scoperta una targa al Palazzo della Cultura

di Andrea Rifatto | ieri | ATTUALITÀ

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Nipote, moglie e figlia con sindaco, ex sindaco Iaria e vicesindaca

“Uomo onesto e laborioso, che ha dedicato gran parte della sua vita alla crescita e alla valorizzazione del paese. Notabile amministratore nelle vicende politiche santateresine”. Recita così la targa scoperta all’ingresso del Palazzo della Cultura di Santa Teresa di Riva, dedicata all’ex consigliere e assessore Onofrio Cicala, scomparso nel 2000, nel centenario della nascita. Un’iniziativa voluta dalla figlia Rita e accolta dall’Amministrazione comunale, che ha installato una placca all’ingresso di Villa Crisafulli-Ragno. A svelarla sono stati il sindaco Danilo Lo Giudice e la nipote dell’ex amministratore, Clarissa Morabito, prima della benedizione impartita da padre Aphrodis Kaberuka, alla presenza della moglie Giuseppina Ferro, della figlia Rita e di parenti, amici e conoscenti. Tra gli intervenuti alla serata, oltre al sindaco Danilo Lo Giudice e la vicesindaca Annalisa Miano che ha ripercorso la biografia dell’ex amministratore, gli ex sindaci Carmelo Iaria, Nino Bartolotta e Carlo Lo Schiavo, che hanno ricordato la figura di Cicala, bizzarro ma sempre disponibile e apprezzato per il lavoro svolto al servizio del paese, noto per le sue capacità di mediazione politica e invito alla partecipazione, mentre la figlia e la nipote hanno sottolineato la figura di uomo, marito, padre e nonno. Tra i presenti anche l’ex consigliere e assessore Salvatore Sciacca e i sindaci di Savoca (Massimo Stracuzzi) e Sant’Alessio Siculo (Domenico Aliberti). 

Onofrio Cicala dedicò gran parte della sua vita alla politica per la comunità di Santa Teresa di Riva e già nel 1958 fu candidato al Consiglio comunale con la lista “Bilancia”, che rappresentava la Sinistra, ma non venne eletto così come alle consultazioni del 1962; la sua prima elezione in Consiglio risale al 1966, quando ottenne 116 preferenze, come rappresentante del Partito socialista italiano nel quale ha militato a lungo, ricoprendo anche il ruolo di segretario della locale sezione, costantemente impegnato nel sociale al servizio della sua comunità fino all'inizio degli Anni ’80, quando prese le distanze dal Psi che a suo dire attraversava una lunga fase di contraddizioni e di decadenza che lo avrebbero portato all’autodistruzione. Un punto di riferimento e di equilibrio nelle vicende politiche di quegli anni, caratterizzate da continue crisi amministrative in cui il sindaco veniva eletto e sfiduciato dal Consiglio comunale, in cui rimase incollato ai ranghi del Psi, fedele ai suoi ideali e agli accordi presi. Da assessore ai Lavori pubblici, si adoperò a lungo per la realizzazione del lungomare della cittadina jonica, riuscendo a reperire il finanziamento; sin dagli Anni ’60 si impegnò per la realizzazione della rete fognante per la quale il primo progetto fu realizzato nel 1963 dall’ingegnere Leopoldo Minniti, di area socialista, per un importo di 372 milioni di lire; suo anche l'impegno politico a far inserire il comune di Santa Teresa di Riva nel Piano regionale delle reti fognanti nel 1971 per 4,5 miliardi, somme che a causa delle conflittualità politiche di quegli anni non furono mai spese.


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