Sabato 08 Febbraio 2025
Autorizzato lo svuotamento del torrente per le opere di salvaguardia della costa


Santa Teresa, ripascimento della spiaggia con la sabbia del Savoca: arriva il via libera

di Andrea Rifatto | oggi | ATTUALITÀ

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Il mare è avanzato negli ultimi anni

Iniziano a sbloccarsi le procedure per arrivare all’avvio dei lavori di protezione del litorale in erosione a Santa Teresa di Riva, con la realizzazione dei 14 pennelli in scogli lavici e il ripascimento sulla spiaggia con la sabbia prelevata dal torrente Savoca. Proprio quest’ultimo intervento è stato autorizzato dall’Autorità di Bacino, con un parere favorevole contenente il nulla osta idraulico sul progetto, l’autorizzazione all’accesso all’alveo del torrente Savoca e del torrente Pagliara e alla realizzazione degli interventi, oltre al parere di compatibilità idrogeologica e idraulica, acquisito dall’Assessorato Territorio e Ambiente in vista della conferenza di servizi in programma il 10 febbraio, finalizzata al rilascio della valutazione di impatto ambientale e dell’autorizzazione all’immersione della sabbia in mare. Il progetto prevede infatti uno scavo nell'alveo del torrente Savoca, per un totale di 298.862 metri cubi di depositi alluvionali, partendo da valle in corrispondenza della foce per i successivi 800 metri circa verso monte interessando le sezioni d'alveo relative ai tre attraversamenti infrastrutturali del torrente, ossia ponte della Strada statale 114, pone della linea ferroviaria e viadotto dell’autostrada A18 Messina-Catania, con la preventiva rimozione dei rifiuti e il trasporto a discarica. Poi si procederà con la riprofilatura d'alveo nel tratto, secondo un'unica pendenza longitudinale del 3%, con un’altezza media dello scavo in asse al torrente di circa 1,20 metri. 

La sezione maggiormente critica nel tratto di intervento è quella in corrispondenza dell'attraversamento ferroviario, dove rimane un franco libero di appena 2,10 metri circa tra il fondo d'alveo e l'intradosso della trave del ponte, misurato dopo gli eventi alluvionali recenti, e con l'intervento tale spazio sarà portato a 3,30 metri circa. La situazione all'interno dell'alveo è in continua evoluzione in occasione di ogni evento alluvionale e sarà indispensabile eseguire un ulteriore rilievo plano-altimetrico prima dell'inizio degli interventi. Lo scavo avverrà anche alla foce, per garantire il raccordo con la linea di riva esistente, al fine di evitare eventuali fenomeni di rigurgito della corrente in occasione di eventi di piena. Il progetto prevede inoltre due aree di stoccaggio di materiali natura vulcanica e di materiale sciolto in corrispondenza della foce dei torrenti Savoca e Pagliara e la realizzazione di due piste temporanee di servizio all’interno delle pertinenze demaniali fluviali dei due corsi d’acqua. 

In vista della conferenza di servizi di lunedì 10 febbraio, in questi giorni sono arrivati i primi pareri favorevoli anche dalla Città metropolitana di Messina (ambientale) con la raccomandazione di ridurre al minimo i fenomeni di intorbidamento delle acque marine durante le opere in mare, dall’Azienda sanitaria provinciale di Messina (igienico-sanitario) e dalla Struttura territoriale dell’ambiente di Messina (demaniale marittimo), mentre Ispettorato ripartimentale delle Foreste, Capitaneria di Porto e Assessorato regionale Agricoltura, Sviluppo rurale e Pesca mediterranea hanno escluso la loro competenza nell’intervento di salvaguardia del litorale di Santa Teresa di Riva.


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