Santa Teresa, riqualificazione di Giardino ferma al palo: serve una variante per ripartire
di Andrea Rifatto | 28/02/2022 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 28/02/2022 | ATTUALITÀ
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Il cantiere rimasto sospeso
Dovevano concludersi ad ottobre i lavori di riqualificazione ambientale e abbellimento della frazione Giardino di Santa Teresa di Riva, l’ultimo intervento della proposta “Fatti non parole-costruiamo la cittadella dei diritti” finanziata nel 2016 dal bando Periferie urbane. Ma ad otto mesi dall’avvio delle opere, avvenuto a fine giugno, il cantiere è deserto e gli interventi ancora incompiuti. La direzione lavori, affidata all’architetto Sandro Triolo, ha infatti sospeso i lavori da circa due mesi per approvare una variante in corso d’opera rispetto al progetto originario, finanziato con 670mila euro di cui 451mila del Governo e 175mila del Comune, che li ha ricavati tramite un mutuo con Cassa Depositi e Prestiti. Ad eseguire le opere è l’impresa santateresina “Effe Costruzioni” per l’importo di 328mila 209 euro, mentre la onlus “Solidarietà e Cultura delle Tradizioni” (ex “Sicilia Vera Onlus”) fornirà 18mila euro di attrezzature per un parco giochi inclusivo. La ditta aveva avviato le lavorazioni sia nella parte inferiore che in quella superiore della frazione, con le demolizioni e le prime opere di raccolta acque, ma è emersa la necessità di apportare diverse modifiche. Innanzitutto l’impianto di illuminazione verrà realizzato dalla società che ha l’appalto in project financing per l’ammodernamento di tutta la rete comunale e non dall’impresa che ha l’appalto a Giardino e dunque le somme stanziate in progetto sono state destinate ad altri interventi previsti a Giardino inferiore, in particolare per la rete fognaria. Durante lo scavo sulle scalinate nella frazione superiore è emersa poi l’esigenza di rifare la rete idrica, in quanto le tubazioni sono state trovate in pessime condizioni, mentre un’altra importante modifica riguarda la rete di smaltimento delle acque piovane, che verranno interamente raccolte dentro il canalone che scorre ai lati di Giardino e poi riversate nel torrente Savoca con un tubazione che attraverserà la Strada provinciale 23, senza la necessità di realizzare uno scavo verso valle lungo 150 metri, come deciso in progetto. Per quest’ultimo intervento servirà una nuova autorizzazione della Città metropolitana. Problemi sono emersi, invece, per reperire la pavimentazione, soprattutto quella carrabile, e dunque si sceglierà un altro tipo di materiale con identiche caratteristiche prestazionali. La variante, che non comporta un aumento di spesa, era stata redatta dall’architetto Triolo ma il responsabile unico del procedimento del Comune ha chiesto una modifica e dunque verrà ripresentata nei prossimi giorni, per essere approvata e consentire di riaprire il cantiere a Giardino nel giro di dieci giorni. L’intervento è stato progettato dall’architetto Ketty Tamà, tecnico incaricato nel 2014 dall’Amministrazione comunale, e nelle frazioni Giardino superiore e Giardino inferiore, che contano circa 100 abitanti, prevede la valorizzazione dei due tratti viari di ingresso, che sono di fatto i punti di convergenza degli assi viari pedonali che da tali aree si dipartono e che costituiscono la viabilità caratteristica dei luoghi, in modo tale che questi spazi urbani diventino elemento caratterizzante del progetto di riqualificazione urbana, poiché costituiscono luogo di sosta e di socializzazione. Con l’intervento sorgeranno spazi di aggregazione per contribuire a dare un'identità ai luoghi e incentivarne la socialità e a sono state previste due piazze pavimentate con bologninato al posto del monostrato vulcanico ormai vetusto e dell’asfalto. Nella parte Inferiore verranno creati due spazi urbani: un’area pedonale caratterizzata dalla presenza di panchine letterarie illuminate da led, separata dalla viabilità carrabile da dissuasori sferici in pietra, ed uno spazio all’ingresso dalla via comunale, caratterizzato da una fontana a lama d’acqua che funge anche da panca continua, anch’essa con una citazione letteraria posta dietro. Nella parte Superiore sarà ricollocata l’icona votiva esistente, dedicata a Padre Pio, in uno spazio più consono. Previsti inoltre interventi di abbattimento delle barriere architettoniche, la posa di nuova illuminazione a led e segnapassi sulle scalinate.