Santa Teresa, ruspe (vietate) in azione per realizzare le rampe e aprire la spiaggia
di Andrea Rifatto | 07/06/2022 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 07/06/2022 | ATTUALITÀ
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La ruspa in azione sull'arenile santateresino
Con qualche giorno di ritardo rispetto al 2021, tanto che sono emerse anche alcune lamentele, sono partiti a Santa Teresa di Riva i lavori per rendere fruibile la spiaggia libera, insignita per il sesto anno consecutivo della Bandiera blu e frequentata dai bagnanti già nel primo weekend di giugno. Da alcuni giorni è in azione una ruspa che sta movimentando la sabbia per la realizzazione delle rampe di accesso all’arenile, allo scopo di eliminare il forte dislivello tra il marciapiede e la spiaggia, cresciuto di anno in anno anche a causa dell’erosione costiera. Il Comune ha predisposto un progetto da 38mila 104 euro, di cui 30mila 003 euro per lavori e 8mila 100 euro per somme a disposizione, e ha avviato tre trattative per l’affidamento degli interventi con altrettanti operatori economici del posto, ossia le ditte “Finocchio Santi”, “Santoro Mario Maurizio” e “Novelli Angelo”. A presentare offerta sono state le imprese “Finocchio Santi” che ha offerto un ribasso del 4,20% sull’importo a base di gara e “Novelli Angelo” con un ribasso del 15%, che gli è valso l’aggiudicazione per l’importo di 25mila 727 euro oltre Iva e imprevisti, per una spesa complessiva di 32mila 888 euro a carico del bilancio comunale. Attualmente l’impresa ha realizzato le rampe di accesso alla spiaggia nella zona sud del paese, spostando la sabbia e ammassandola sotto il muro di cinta del lungomare, e proseguirà in questi giorni al centro e a nord, per poi effettuare la posa delle mattonelle e delle passerelle per rendere l’arenile fruibile anche ai diversamente abili e alle persone anziane. All’altezza di via Del Gambero, invece, verranno installate due scale in ferro in quanto non sono utilizzabili le scalinate della piazzetta, chiusa per rischio crollo. Successivamente si procederà all’installazione delle docce e delle isole ecologiche per la raccolta dei rifiuti. Anche quest’anno, a Santa Teresa così come nei centri vicini dove le operazioni sono già iniziate, ad esempio Furci Siculo, le ditte incaricate utilizzano mezzi cingolati e dunque non vengono rispettate dai Comuni le prescrizioni dell’Assessorato regionale del Territorio e dell’Ambiente, che con la circolare numero 32657 emanata dell'Area 2 Demanio Marittimo e inviata alle Strutture Territoriali Ambientali delle varie province e per conoscenza alle Capitanerie di Porto e ai Comuni costieri, impongono di utilizzare “esclusivamente mezzi gommati prestando la massima attenzione a non modificare la profondità dell’arenile e la linea di costa, nonché le quote altrimetriche, nel rispetto delle formazioni dunali eventualmente presenti” e vietano “interventi di scavo, sbancamento o di modifica dell’area e delle relative quote altimetriche, se non limitatamente all’esecuzione degli scavi strettamente necessari alla realizzazione degli interventi per l’ancoraggio delle strutture (pali, plinti) e per la realizzazione degli eventuali impianti interrati”. Nel caso dell’arenile santateresino, soggetto ad erosione, gli interventi devono essere anche compatibili con le norme di attuazione del Piano per l’assetto idrogeologico.