Santa Teresa, sipario sulla gestione rifiuti: l'Amministrazione ordina la "resa dei conti"
di Andrea Rifatto | ieri | ATTUALITÀ
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L'appalto è iniziato nel 2016
Tirare le somme di una gestione andata avanti per nove anni, a differenza dei sette previsti inizialmente, e verificare se tutti i patti siano stati rispettati. È quanto accadrà da qui alle prossime settimane a Santa Teresa di Riva in tema di appalto per il servizio di raccolta e smaltimento rifiuti e igiene ambientale, che per altri tredici giorni sarà in mano all’impresa “Onofaro Antonino” di Naro per poi passare dall’1 aprile nelle mani della società catanese “Dusty”, vincitrice dell’ultima gara per i prossimi sette anni. La giunta comunale, su proposta del sindaco Danilo Lo Giudice, ha dato mandato al direttore dell’Ufficio tecnico di verificare il rispetto da parte della ditta uscente degli adempimenti contrattuali eventualmente rimasti in sospeso, in particolare per quanto concerne l’anticipazione oraria del personale in servizio, la verifica del funzionamento durante il corso dell’anno del sistema Rfid di lettura dei mastelli per la raccolta differenziata porta a porta, la verifica delle forniture o dei mezzi da restituire in base agli atti contrattuali, la ricognizione delle contestazioni non esitate, la ricognizione degli eventuali servizi anche aggiuntivi non resi o resi parzialmente e l’acquisizione del foglio presenze dei lavoratori impiegati per l'esecuzione del servizio. Per eseguire i compiti previsti, il direttore si potrà avvalere, nei limiti delle competenze loro attribuite, di due unità di personale assegnate all’Area Amministrativa, ossia Santino Caspanello e Carmelina Sturiale dell'Ufficio Contenzioso. L’ente punta quindi a verificare anche eventuali violazioni del contratto d’appalto o inadempiente nello svolgimento dei servizi previsti sul territorio, che potrebbero essere contestate alla ditta “Onofaro Antonino” con la conseguente decurtazione degli importi da pagare con le ultime fatture. Disfunzioni che non sono mancate nel corso della lunga gestione e anche in queste ultime settimane, tanto che l’assessore all’Ambiente, Gianmarco Lombardo, nei giorni scorsi ha reso noto di aver protocollato una nota molto netta e circostanziata riguardo i disservizi che stanno accompagnando la fine del servizio, con la richiesta di sollevare contestazioni e non solo. Nei giorni scorsi si è svolta un’assemblea sindacale nella sede della ditta a Roccalumera e circa metà dipendenti, aderenti al sindacato Unilavoratori, hanno deciso di non voler firmare le conciliazioni di fine appalto per varie motivazioni: tra quelle discusse il ricalcolo delle more e delle sanzioni al 3% per ogni mese di ritardo del pagamento degli stipendi degli ultimi quattro anni; le sospensioni ritenute illegittime; il pagamento del buono pasto per il superamento delle 6 ore e 41 minuti nella giornata di lunedì, in cui sono state svolte 8 ore di lavoro, negli ultimi sei anni; il pagamento di ferie e permessi retribuiti non goduti alla data di fine appalto; il pagamento del trattamento di fine rapporto entro 90 giorni dalla data di fine appalto e di tredicesime e quattordicesime maturate alla fine della gestione. Lavoratori che transiteranno con la “Dusty” a partire dal’1 aprile.