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Santa Teresa, sos dei commercianti di Misserio: "Fate presto, è un deserto" - INTERVISTE
di Andrea Rifatto | 12/03/2023 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 12/03/2023 | ATTUALITÀ
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Venerdì un solo operaio e lavori fermi
Una frazione isolata e un’economia quasi ferma, tra strade e piazze semideserte. Misserio soffre ormai da dieci giorni per il crollo della Strada provinciale 23 che congiunge con Santa Teresa di Riva, unica via di collegamento anche per le frazioni San Carlo, Rimiti e Misitano di Casalvecchio Siculo e Artale di Furci Siculo. Oltre alle difficoltà negli spostamenti dei cittadini, possibili solo tramite strette e tortuose trazzere alternative, vivono forti disagi anche le attività commerciali della frazione, con incassi in picchiata e problemi quotidiani. Il consigliere di minoranza Santino Veri ha scritto al sindaco Danilo Lo Giudice chiedendo di alleviare i disagi per cittadini ed esercenti di Misserio risarcendo con 1.000 euro ogni attività imprenditoriale e commerciale e con 250 euro ogni famiglia residente, attraverso lo sgravio della prossime bollette dell’acqua e dei rifiuti, come forma di ristoro per le perdite di tempo e i costi di trasporto aumentati per il lungo giro da compire per spostarsi, considerato anche che i mezzi pesanti non possono raggiungere la frazione neanche dalla strada Savoca-Fautari-Misserio, per via di una strettoia. “È una tragedia, non passa più nessuno e stiamo perdendo molto - dice Daniela Spadaro, titolare di una minimarket - anche perchè lavoriamo soprattutto con gli abitanti delle altre frazioni a monte. I camion che ci forniscono le merci si devono fermare prima della frana, io mi sposto con l’auto e poi nell’ultimo tratto a piedi, trasportando con più viaggi i prodotti. Un disagio assurdo, non doveva succedere, sono passati quasi 15 giorni, speriamo che si ricordino anche di noi e che non rimaniamo così nel periodo di Pasqua”. A pochi passi c’è la macelleria Tamà-Calabrò: “Il calo di clientela è evidente, non circolano auto - dice la titolare Giovanna - i residenti delle frazioni di Casalvecchio si fermavano qua, adesso passano dall’altra strada a monte e vanno a Santa Teresa. I fornitori non possono arrivare e dobbiamo spostarci. Il Comune lo sa che esistono diverse attività a Misserio, prima avevano detto che per riaprire la strada sarebbe passato un mese, poi di meno, adesso sembra che i tempi siano incerti”. Il macellaio Daniele Piani guarda sconsolato verso il cantiere: “Oggi è tutto fermo, c’è un solo operaio - commenta tra amarezza e rabbia - è passata un’altra settimana e siamo ancora a niente. Non c’è passaggio di clienti, i camion non possono arrivare, è un deserto - aggiunge - ho chiesto al sindaco se siano previsti indennizzi per le attività ma la risposta è stata che per il momento non c’è nulla”. Vicino la frana il panificio Amasi continua la propria attività: “I disagi ci sono per tutti, c’è ovviamente un calo di clientela - dicono i proprietari - fin quando non si ripristinerà la viabilità ci saranno difficoltà, sicuramente chi di dovere si sta impegnando anche perchè le pressioni affinché il problema si risolva sono generali”. Nel frattempo la ruspa si spegne, ma non le speranze dei misserioti.