Santa Teresa, strade invase dagli odori di fogna: la minoranza propone una soluzione
di Andrea Rifatto | 14/03/2024 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 14/03/2024 | ATTUALITÀ
1274 Lettori unici
Una delle grate che emanano odori insopportabili
“Non possiamo rischiare di dover aspettare altri 20 anni per la rete fognaria, servono subito interventi tampone per eliminare una problematica che rende invivibili diverse zone del paese”. I consiglieri di minoranza di Santa Teresa di Riva, Nino Bartolotta, Santino Veri e Cristina Pacher, avanzano una soluzione per eliminare i cattivi odori che si diffondono quotidianamente da tante caditoie per la raccolta delle acque piovane, presentando una proposta tecnica per risolvere in tempi rapidi una criticità che crea disagi ad abitazioni, esercizi pubblici e negozi, costretti a convivere con odori nauseabondi. “La rete delle acque piovane ormai è mista visto che i reflui fognari finiscono nelle caditoie e scorrono a cielo aperto - esordisce il capogruppo Bartolotta - e il fetore rende l’aria insopportabile. La nostra proposta, redatta da un ingegnere, elimina il problema perchè non prevede lo sversamento dei liquami nelle caditoie ma il prolungamento della tubazione nel sottosuolo, mentre per le acque meteoriche che finiscono nelle grate è previsto un bypass che le raccoglie e smaltisce nella condotta, con un sifone posto all’estremità per evitare che i cattivi odori risalgano in superficie. Un sistema semplice che comporta una spesa di 3mila euro circa per ogni caditoia - sottolinea Bartolotta - dunque con circa 50mila euro l’anno si risolverebbe il problema in almeno 15 punti”. I tempi per realizzare l’intera rete fognante sono incerti, a fine 2022 il Comune ha presentato al Governo una richiesta di finanziamento da 21,3 milioni di euro ma finora non si conoscono gli esiti: “Non ci possiamo arrendere davanti all’evidenza, servono soluzioni alternative - sostiene l’opposizione - se ci sono idee migliori si portino avanti, ma l’Amministrazione finora è stata insensibile oppure troppo arrendevole, il sindaco afferma che il problema si potrà risolvere solo quando sarà realizzata la rete fognaria ma la politica è chiamata a trovare le soluzioni e non può arrendersi mettendo in ginocchio una comunità. Si mettano al lavoro e non aspettino gli eventi in modo freddo e insensibile”. L’assenza di rete fognante, secondo la minoranza, frena anche la costruzione di nuove abitazioni o la ristrutturazione delle esistenti tramite demolizione e ricostruzione: “Il Comune, come prevede la legge, pretende il progetto per l’autorizzazione allo scarico - aggiunge il capogruppo - ma non essendoci rete solo chi si trova sul lungomare o in strade dove esiste la condotta può allacciarsi alla fognatura, mentre in molte altre zone il cittadino non può ottenere il titolo edilizio se non dimostra dove scarica ed è costretto a realizzare a proprie spese un allaccio sul marciapiede fino alla condotta fognaria più vicina. Visto che il 70-80% delle abitazioni sversano nelle condotta delle acque piovane, perchè non utilizzarla per tutti come mista? Privilegiare solo l’aspetto burocratico rischia di ostacolare le soluzioni di cui c’è bisogno”. Intanto oggi scatterà la pulizia della condotta per un tratto di circa 250 metri sulla via Francesco Crispi, tra la chiesa Madonna di Portosalvo e la via Tripoli, parzialmente otturata per la presenza di detriti: ad intervenire sarà la ditta “Idromeccanica Srl” di Ragusa per una spesa di 12mila 259 euro.