Santa Teresa, un'altra estate con le fosse settiche in spiaggia: una trentennale vergogna
di Andrea Rifatto | 04/05/2022 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 04/05/2022 | ATTUALITÀ
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Una delle fosse settiche presenti sulla spiaggia
Si profila un’altra stagione estiva con una “macchia” sulla spiaggia di Santa Teresa di Riva. Anche quest’anno, infatti, continuano a rimanere sull’arenile le vecchie fosse settiche utilizzate fino a trent’anni fa per la raccolta dei reflui fognari provenienti dalle abitazioni. Nonostante siano passati sei lustri da quando sono state disattivate in seguito alla realizzazione della rete fognaria sul lungomare, il Comune non ha mai provveduto a rimuoverle completamente e riemergono in particolare al primo temporale e in caso di mareggiate. Bastano pochi minuti di pioggia, infatti, per provocare la fuoriuscita sulla spiaggia di acque meteoriche miste a quelle fognarie in corrispondenza dei vecchi scarichi a mare ad esse collegati. Chi arriva per la prima volta a Santa Teresa e si affaccia dal lungomare potrebbe essere tratto in inganno e pensare di trovarsi davanti a dei reperti archeologici da visitare e fotografare, conservati nel tempo nonostante l’azione erosiva del mare. Ma l’assenza di cartelli che ne spieghino l’origine e una più attenta verifica svelano presto la realtà. La demolizione delle fosse venne eseguita solo in parte dopo la loro dismissione, con un appalto affidato appositamente nel 2000, quando si intervenne con la demolizione superficiale delle circa dieci strutture in cemento armato, ma complice anche l’erosione della costa che nei decenni ha fatto abbassare notevolmente il livello della spiaggia rispetto al lungomare sono tornate in vista e non costituiscono di certo uno spettacolo edificante, come abbiamo segnalato più volte in questi anni. Nonostante negli ultimi anni le amministrazioni comunali abbiano deciso di puntare fortemente verso lo sviluppo turistico a partire proprio dalla spiaggia, giudicata il “gioiellino” di Santa Teresa, e da sei anni il litorale si fregia del riconoscimento Bandiera Blu, nessuno ha mai pensato di occuparsi dei vecchi manufatti in cemento armato ancora presenti sull’arenile e così, ad ogni inizio della stagione balneare, ci si limita a ricoprirli con la sabbia in occasione della realizzazione delle scivole tra marciapiede e spiaggia. Eppure basterebbe una spesa non eccessiva per farle sparire e rendere più accogliente e sicura la spiaggia per residenti e turisti. Ma neanche quest’anno sono stati finora adottati provvedimenti in tal senso. L’auspicio è che il Comune reperisca le somme e anche tramite affidamento diretto dei lavori a una ditta provveda a far demolire una volta per tutte le vecchie fosse settiche, così da eliminare una vera e propria vergogna, retaggio dei tempi passati in cui si badava poco alla cura della spiaggia e del mare, oggi punti di riferimento per lo sviluppo turistico della cittadina jonica.