Giovedì 21 Novembre 2024
Completati i lavori nel tratto finale per eliminare allagamenti che duravano da decenni


Santa Teresa, via Sparagonà non sarà più un fiume: raccolte le acque fino alla spiaggia

di Andrea Rifatto | 25/02/2023 | ATTUALITÀ

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Una delle due nuove caditoie

Una soluzione abbastanza semplice ma che per cinquant’anni non è stata adottata e solo adesso è divenuta realtà. La via Sparagonà, popolosa via di Santa Teresa di Riva, ha finalmente una rete di raccolta delle acque piovane nel tratto a valle e non si trasformerà più in un fiume in piena ad ogni temporale. I lavori di realizzazione dell’opera, iniziati la scorsa estate, sono stati completati in questi giorni dall’impresa cittadina “Costruzioni Generali Srl”, al termine di un iter partito nel dicembre 2021, quando l’Amministrazione comunale ha stanziato 110mila euro per la realizzazione di uno nuovo sistema di raccolta e smaltimento delle acque meteoriche nella parte finale dell’arteria, da via Santi Spadaro fino al lungomare Paolo Borsellino, approvando un progetto esecutivo redatto dall’ingegnere Onofrio Crisafulli dell’Ufficio tecnico per una spesa di 83mila 353 euro per lavori e 26mila 646 euro per somme a disposizione. Un investimento coperto con 70mila euro assegnati dal Governo nazionale come contributo annuale per la realizzazione di investimenti per la messa in sicurezza di strade, edifici pubblici e patrimonio comunale e altri 40mila euro prelevati dal bilancio dell’ente. Una variante in corso d’opera ha fatto aumentare a 76mila 669 euro il costo dei lavori, appaltati inizialmente per 64mila 171 euro, ma dopo qualche intoppo superato nel corso dei mesi scorsi, anche per la presenza di numerosi sottoservizi, adesso l’intervento è completo. 

La raccolta delle acque avverrà grazie a due caditoie lineari (che si estendono su tutta la larghezza della strada) realizzate tra le via Santi Spadaro e Regina Margherita e al potenziamento delle due caditoie puntuali esistenti agli angoli della Statale 114, collegate ad una nuova tubazione posata sotto al marciapiede lato Catania, che è stato allargato di circa 25 centimetri. Una terza caditoia lineare all’incrocio con via Regina Margherita è stata eliminata dal progetto, in quanto non è stato possibile posare la tubazione ad una profondità tale da consentire lo scavo per una grata. La condotta intercetta poi i tombini già esistenti nel tratto lato mare della via e si collega con una nuova griglia di raccolta realizzata all’angolo del lungomare Paolo Borsellino, fino a sfociare sulla spiaggia dal muro di contenimento. Le prossime piogge metteranno alla prova l’opera, ma il fiume in piena su via Sparagonà e il lago all’incrocio con la via Regina Margherita dovrebbero essere solo un lontano ricordo. Adesso l’Amministrazione comunale dovrà lavorare per proseguire e soprattutto intercettare le acque meteoriche già a monte: lo scorso giugno il Governo non ha concesso un contributo di 79mila 820 euro per progettare la manutenzione straordinaria e la messa in sicurezza delle vie Sparagonà e Coletta, anche con la raccolta delle acque, opera dal costo di 1 milione 900mila euro euro presentata come volta alla messa in sicurezza dal rischio idrogeologico, ma non bisogna desistere e perseguire l’obiettivo.


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