Giovedì 21 Novembre 2024
Il Consiglio approva le nuove tariffe della Tari: previsti aumenti per famiglie e attività


Sant'Alessio, arriva la stangata sulla tassa rifiuti: polemiche per i servizi non svolti

di Andrea Rifatto | 04/06/2023 | ATTUALITÀ

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La percentuale di differenziata è ancora troppo bassa

Stangata in arrivo sulla tassa rifiuti a Sant’Alessio Siculo. Il Consiglio comunale ha approvato il Piano economico-finanziario della Tari e le tariffe 2023 con i cinque voti favorevoli della maggioranza (assente Roberto Bartorilla) e il voto contrario del consigliere di opposizione Giuseppe Riggio (assenti al momento del voto Cristina Triolo e Tina Cannavò), che prevede bollette ben più pesanti per cittadini e titolari di attività. Il costo totale del servizio di gestione rifiuti e igiene ambientale è passato dai 599mila 281 euro del 2022 ai 793mila 311 euro del 2023, con un incremento di 194mila 030 euro (+32%) che ricadrà interamente sugli utenti, visto che la tariffe deve coprire il 100% delle spese. Un salasso giustificato dall’ente con l’aumento dei costi di smaltimento dell’indifferenziata (da 110 a 360 euro a tonnellata) per carenza di disponibilità delle discariche e la necessità di trasferire i rifiuti fuori regione, oltre ad aumenti legati anche allo smaltimento dell’umido. Per le utenze domestiche la parte fissa (superficie e numero di componenti) aumenta del 46% e quella variabile (numero di componenti) del 28%, con un aumento delle bollette per le famiglie che si attesa al 31%; per quelle non domestiche la parte fissa sale del 30% e quella parte variabile del 12%. Ad esempio una famiglia di due persone che vive in un alloggio di 50 metri quadrati, nel 2022 ha pagato 196 euro, nel 2023 ne pagherà 257; un nucleo da quattro persone con un alloggio di 100 metri quadrati, nel 2022 ha pagato 343 euro, nel 2023 ne pagherà 451. Un bar con una superficie da 100 metri quadrati nel 2022 ha pagato 338 euro, nel 2023 ne pagherà 421 (+24%); un’attività di ortofrutta-perscheria-fiori e piante con la stessa superficie passa da 1.049 a 1.242 euro (+18%).

Bollette più salate contestate soprattutto dalla minoranza consiliare: “Non si possono giustificare questi aumenti a fronte di servizi non resi alla collettività”, ha detto la consigliera Cristina Triolo, mentre la capogruppo Tina Cannavò ha ricordato come la ditta abbia offerto come servizio migliorativo lo spazzamento manuale sei volte a settimana contro le tre previste dal bando e lo spazzamento misto manuale e meccanico tre volte a settimana. “Viene prodotta troppa indifferenziata e ciò comporta aumenti che i cittadini non possono più sopportare - ha evidenziato il presidente Natale Ferlito - incassiamo solo 7mila 489 euro dai consorzi di filiera per la vendita di cartone, plastica e vetro e paghiamo il lavaggio strade mai visto: servono correttivi e controlli sull’espletamento del servizio, anche sull’effettiva presenza delle unità di personale previste giornalmente”. Il responsabile dell’Ufficio tecnico, l’ingegnere Santi Moschetti, ha ricordato che per il mancato spazzamento sono previste sanzioni da 1.000 euro al giorno: “Ho comunicato che non sono stati svolti i servizi ma le sanzioni spettano al direttore di esecuzione del contratto, ancora non nominato in quanto nel Piano economico-finanziario non sono inseriti i costi per assenza di risorse. Se non si arriva al 65% di differenziata, vi è un altro costo per il mancato raggiungimento dell’obiettivo”. E ieri la raccolta della frazione umida è stata effettuata a macchia di leopardo e non sono mancate le proteste degli utenti costretti a mantenere in casa il mastello. 


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