Sant'Alessio, castello chiuso e il turismo perde un pezzo pregiato: la politica si arrende
di Andrea Rifatto | 17/02/2023 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 17/02/2023 | ATTUALITÀ
1658 Lettori unici
Il castello sul promontorio del Capo risale al X secolo
La scorsa estate star come Sharon Stone e Madonna lo hanno immortalato sullo sfondo di foto e selfie scattati dai loro yacht durante le vacanze trascorse in Sicilia, suscitando apprezzamento e soddisfazione tra gli alessesi e non solo per aver reso celebre in tutto il mondo il simbolo del paese. Emblema che però tutti sono costretti ad ammirare solo da lontano. Il castello di Sant’Alessio Siculo, situato in cima al promontorio, non è infatti fruibile ormai da molto tempo. La questione è stata affrontata in Consiglio comunale nel corso dell’ultima seduta, che aveva all’ordine del giorno l’imposta di soggiorno per i turisti (proposta dalla minoranza e bocciata) e le attrattive che offre la cittadina del Capo. “Qualcuno sta pensando al castello? - ha esordito la consigliera di opposizione Cristina Triolo - è sulla bocca di tutti, siamo entusiasti quando passa il vip di turno e fa il selfie, anche noi abbiamo installato una cornice sul lungomare affinché faccia da sfondo alle foto, ma è un bene completamente in mano a un privato: non sarebbe nostro compito cercare in qualche modo di contattare il proprietario e attuare una trattativa per cercare di avere la gestione del castello? Quanto ne guadagnerebbe in termini di turismo la nostra comunità?”. Il maniero risalente al X secolo appartiene all’architetto Gianni Mauro, ex sindaco del vicino comune di Letojanni, che una decina di anni fa ha chiuso la scalinata di accesso con l’installazione di cancelli per evitare che turisti e curiosi si spingano fino al portone di ingresso della struttura, adibita ad abitazione: una scelta legata a ragioni di sicurezza e privacy, sui cui il Comune non poté intervenire, trattandosi di una bene non pubblico. “Il castello è privato e chi ci vive ha dichiarato che quella è la sua unica casa e nessuno lo può buttare fuori - ha risposto l’assessore al Turismo - Saro Trischitta - ci abbiamo provato anche negli altri passati ad aprirlo, ma andiamo a cozzare con le leggi che purtroppo o per fortuna, non saprei dirlo, sono a favore del proprietario”. Nel 2015 l’Amministrazione comunale, allora guidata dalla sindaca Rosanna Fichera, avviò un dialogo con l’arch. Mauro per permettere le visite al castello e ammirare da vicino un bene storico che caratterizza tutto il territorio, oltre che godere di un panorama unico: ne nacque una proposta che prevedeva l’accompagnamento dei turisti all’interno del maniero con visite guidate affidate al personale dell’Ufficio turistico alessese, opportunità che il proprietario accolse positivamente dando la disponibilità a partire dall’estate 2016, ma che poi non si concretizzò. Un’intesa tra Amministrazione di Sant’Alessio Siculo e proprietà è sicuramente auspicabile e consentirebbe di far rivivere il maniero del Capo, aperto al pubblico solo nel 1979 per un mese (si pagava un biglietto di 300 lire) e poi raramente nei decenni scorsi in occasione di visite organizzate da Archeoclub. Intanto il Comune installerà a breve un sistema di illuminazione artistica della rocca e della cinta muraria esterna, in accordo con il proprietario, grazie ad un finanziamento regionale da 90mila euro al quale l’ente ha aggiunto 10mila euro di fondi propri.