Giovedì 31 Ottobre 2024
L'edificio di culto è chiuso da quattro anni e dal 2020 interessato da infiniti lavori


Sant'Alessio, chiesa Madonna del Carmelo verso la riapertura: approvata una variante

di Andrea Rifatto | 15/12/2022 | ATTUALITÀ

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Mancano ormai gli ultimi ritocchi

Chiusa da circa quattro anni, la chiesa alla Madonna del Carmelo di Sant’Alessio Siculo, risalente al ‘600, dovrebbe finalmente riaprire battenti all’inizio del 2023. Dal febbraio 2020 sono in corso gli “infiniti” lavori di manutenzione straordinaria e restauro, finanziati alla Parrocchia retta da don Luciano Zampetti con 348mila 006 euro assegnati dall’Assessorato regionale Infrastrutture, che si sarebbero dovuti concludere entro l’estate dello stesso anno ma si sono prolungati per oltre due anni a causa della pandemia e di diverse sospensioni del cantiere, anche per ritardi nei pagamenti da parte della Regione. Le opere sono state eseguite dall’impresa “El.Da. Costruzioni” di Pace del Mela per l’importo di 165mila 506 euro e ieri il Comune ha approvato una perizia di variante stilata dal direttore dei lavori, l’ingegnere Giuseppe Miuccio, siglata dal responsabile del procedimento ingegnere Pietro Mifa e dal responsabile dell’Area Tecnica ingegnere Santi Moschetti, necessaria per alcune lavorazioni aggiuntive. Ciò ha comportato un aumento dei lavori di 18mila 222 euro, passati da 165mila 506 a 183mila 728 euro, coperto con le somme già a disposizione lasciando così invariato l’importo complessivo del progetto. 

In particolare è stato necessario affrontare un maggior risanamento delle parti degradate del campanile esposte alle intemperie, realizzare e posare nuovi elementi architettonici con fregi (parapetti del campanile) vista l’impossibilità di recuperare quelli esistenti, rifare e ripristinare i componenti decorativi ed architettonici del campanile (fregi, cornici e lesene) e sostituire il legname ammalorato della copertura a tetto. Grazie al finanziamento sono stati rifatti intonaci interni ed esterni, sostituiti il pavimento e gli infissi, rifatto il tetto, consolidate le strutture e la controsoffittatura, nuovi impianti elettrico, videosorveglianza e allarme, in accordo anche con la Soprintendenza ai beni culturali e ambientali di Messina che ha seguito i lavori.


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