Sant'Alessio, Comune ancora senza il bilancio: i servizi scolastici partiranno in ritardo
di Andrea Rifatto | 03/10/2022 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 03/10/2022 | ATTUALITÀ
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Il sindaco Domenico Aliberti
Partiranno in ritardo i servizi scolastici di competenza comunale nel plesso “Antonio Gussio” di Sant'Alessio Siculo, che ospita le sezioni di infanzia, primaria e secondaria di primo grado. A bloccare attività come la mensa o il trasporto scuolabus è l’assenza del bilancio di previsione 2022, che il Comune non ha ancora approvato nonostante sia quasi terminato l’anno e il termine ultimo fissato dalla Regione fosse il 31 agosto, tanto che nelle scorse settimane è stato nominato un commissario ad acta, il funzionario Giovanni Scaffidi, per sollecitare l’Amministrazione ad esitare il documento finanziario visto lo sforamento dei tempi. Nel frattempo il Comune è in gestione provvisoria ed opera in dodicesimi secondo il bilancio dell’anno precedente e non può dunque stanziare risorse sufficienti per coprire tutte le esigenze. Per la mensa scolastica l’intenzione è quella di affidare intanto un appalto fino a dicembre, ma bisognerà comunque attendere l’approvazione del Previsionale 2022: “Il bilancio di fatto è già stato chiuso dopo un iter travagliato - spiega il sindaco Domenico Aliberti - e nella prossima settimana dovrebbe essere approvato dalla giunta, per poi passare dopo i venti giorni di pubblicazione in Consiglio comunale, dove contiamo possa avere immediata esecutività”. Dunque le risorse saranno a disposizione non prima di fine ottobre ed è ipotizzabile che la refezione possa partire a novembre, con un affidamento diretto (trattandosi di importo sottosoglia) ad una ditta privata, procedura che consente così di ridurre i tempi. “Alcuni operatori del settore sono già stati interpellati ed è emerso come il costo del singolo pasto abbia subito un aumento e dunque servano maggiori risorse rispetto al passato - aggiunge il sindaco - informerò la famiglie nel corso di un incontro a scuola, spiegando loro le procedure che vanno necessariamente seguite”. Più complicata la questione scuolabus, visto che il Comune non ha da tre anni un mezzo proprio e attende un contributo dalla Regione per acquistarlo: il servizio dovrebbe quindi essere affidato all’esterno e si valuterà quali siano le effettive esigenze, puntando a garantire il trasporto soprattutto per gli studenti che vivono più lontano, nelle frazioni, e se dovrà essere introdotta una compartecipazione economica da parte delle famiglie, come prevedono alcune pronunce della Corte dei conti.