Mercoledì 02 Aprile 2025
Accolto il ricorso della Fp Cisl sulla mancata contrattazione integrativa per i dipendenti


Sant'Alessio, Comune condannato dal Tribunale del Lavoro per condotta antisindacale

di Andrea Rifatto | 16/01/2025 | ATTUALITÀ

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Maurizio Giliberto e Giovanna Bicchieri

Arriva una condanna dal Tribunale del Lavoro di Messina per il Comune di Sant’Alessio Siculo, dopo le contestazioni mosse dal sindacato Cisl Funzione Pubblica Messina. La giudice Valeria Totaro ha decretato la condotta antisindacale dell’ente per aver omesso di attivare le trattative per la stipulazione della contrattazione integrativa per gli anni 2014-2017 e 2024 e aver impedito di proseguire le trattative per l’anno 2023, ordinando al Comune di cessare tale condotta, astenersi dal reiterarla in futuro e di avviare-riaprire le trattative finalizzate alla stipulazione in via definitiva del contratto integrativo per gli anni oggetto di contestazione. La Cisl Fp, assistita dall’avvocato Salvatore Irrera, aveva depositato il ricorso il 16 ottobre contestando al Comune alessese, difeso dall’avvocato Aurora Notarianni, di aver omesso di avviare il tavolo di contrattazione per la stesura dei contratti collettivi integrativi 2014-2017 e 2023-2024 e per non aver corrisposto ai dipendenti gli emolumenti relativi alla performance per gli anni 2021-2022 e alla progressione economica orizzontale 2022, con conseguente danno alla credibilità e rappresentatività del sindacato. «Una ulteriore riprova del fatto che la contrattazione è un adempimento obbligatorio e come tale va posto in essere e onorato - commentano il verdetto il segretario generale Cisl Fp Giovanna Bicchieri e il responsabile funzioni locali Maurizio Giliberto – ci batteremo sempre perché tutti i lavoratori possano vedere garantiti i loro diritti e le spettanze dovute. A tal fine, se necessario, ricorreremo contro tutte le amministrazioni inadempienti». L'ente è stato condannato anche condanna a rimborsare alla Cisl Funzione Pubblica Messina due terzi delle spese del procedimento, liquidati in 1.738 euro oltre spese generali, Iva e Cpa in favore dell'avvocato Salvatore Irrera.

L’Amministrazione aveva sostenuto come si fosse trattato di mero ritardo nell’adempimento di un’obbligazione contratta nei confronti dei singoli dipendenti e non di condotta antisindacale, avendo la stessa organizzazione dato atto della regolarità dell’azione amministrativa quanto alla costituzione del fondo, all’espletamento delle trattative con i sindacati e all’adozione della contrattazione decentrata integrativa. Inoltre per il Comune non vi è stata condotta antisindacale in relazione agli anni 2014-2017 e una propria responsabilità in ordine alla mancata stipula degli accordi per gli anni 2023-2024, avendo la delegazione di parte pubblica più volte convocato inutilmente le parti sociali per la trattativa. Per il Tribunale, però, l’inerzia del Comune nella convocazione delle organizzazioni sindacali per l’avvio delle trattative finalizzate alla stipula della contrattazione integrativa 2014-2017 e 2024 e l’interruzione di quelle per il 2023 hanno impedito al sindacato di esercitare la propria attività e dunque la condotta denunciata, illegittima e lesiva delle prerogative sindacali, risulta tuttora persistente e idonea a produrre effetti durevoli nel tempo, attesa la situazione di incertezza rappresentata, destinata a causare una restrizione o un ostacolo al libero esercizio dell’attività sindacale. Dal verbale di delegazione trattante del 2 dicembre 2024, tra l’altro, emerge l’impossibilità, da parte dell’Amministrazione comunale, di proseguire con le trattative in conseguenza della mancata costituzione del relativo fondo, in corso di approvazione per il 2023 e non ancora definito per il 2024, vista l’incapienza del fondo relativo all’esercizio 2016, quale parametro limite per i fondi successivi.


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