Giovedì 21 Novembre 2024
Accolto l'appello contro il lodo arbitrale del 1° lotto. Effetti positivi sul bilancio


Sant'Alessio, condanna ridotta per i lavori a mare: "Boccata d'ossigeno per il Comune"

di Andrea Rifatto | 20/03/2018 | ATTUALITÀ

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L'avvocato Briguglio e il vicesindaco Santoro

“Una consistente boccata di ossigeno per le già sofferenti casse comunali e una buona notizia per la cittadinanza, visto che l’integrale conferma del lodo o peggio ancora l’accoglimento dell’appello incidentale avrebbe sicuramente condizionato l’equilibrio finanziario dell’Ente, se non addirittura condotto al dissesto”. Esprime soddisfazione l’Amministrazione comunale di Sant’Alessio Siculo per la notizia arrivata dalla Corte di Appello di Messina, che ha in buona parte accolto l’appello del Comune contro il lodo arbitrale emesso nel 2011 per il primo lotto dei lavori di salvaguardia del litorale, eseguiti in mare (barriera soffolta) e sulla spiaggia (barriera radente) dalla Ingg. Paolo Arcovito Costruzioni Srl in proprio e quale mandataria dell’associazione temporanea di imprese costituita con il Consorzio nazionale Cooperative di Produzione e Lavoro Ciro Menotti. Un appalto da quasi 6 milioni di euro. La sentenza della Corte d’Appello obbliga adesso il Comune a dover pagare poco meno di 70mila euro per chiudere la partita. L’impresa appaltatrice, durante l’esecuzione dei lavori, sollevò ben 16 riserve e dopo il fallito tentativo di un accordo bonario con il Comune, nel giugno 2008 avviò il giudizio arbitrale chiedendo la condanna dell’Ente al pagamento dei maggiori oneri sopportati nel corso dell’appalto e per i danni subiti in cantiere, chiedendo complessivamente la somma di 3,3 milioni di euro. Il Collegio arbitrale composto da Giovanni Pitruzzella (presidente), Aldo Tigano (arbitro del Comune nominato dal Tribunale visto che l’Ente se ne dimenticò) e Giuseppe Sturniolo (arbitro dell’impresa) nel novembre 2011 accolse parzialmente le domande dell’impresa, condannando il Comune a versare 432mila euro. L’Ente propose impugnazione al lodo nominando a marzo 2012 l’avvocato Renzo Briguglio e la Corte d’Appello, che nel 2013 aveva accolto l’inibitoria chiesta dal Comune sospendendo il lodo limitatamente a 379mila euro, ha adesso accolto i motivi di impugnazione e annullato il lodo nella parte in cui condannava il Comune a versare 311mila euro, confermandolo per il resto e riducendo a 120mila euro la somma totale dovuta all’Associazione temporanea di imprese, di cui 52mila già corrisposti nel triennio scorso. Da versare, dunque, rimangono 68mila 529 euro.

“Nel complesso una vittoria che ha visto esclusa la responsabilità del Comune e che comporterà un risparmio di 311mila euro rispetto a quanto stabilito dal lodo arbitrale – ha commentato ieri l’Amministrazione leggendo la sentenza alla presenza dell’avvocato Briguglio e del vicesindaco Franco Santoro (il sindaco era assente per motivi persoanli) il tutto, in vista delle previsioni di bilancio a cui l’Amministrazione sta lavorando e che sicuramente darà maggiore serenità nell’ottica dell’opera di risanamento finanziario cui la stessa è impegnata”. Nel redigendo Bilancio di previsione 2018 l’Amministrazione dovrà adesso inserire l’importo di 68mila 529 euro e si sta valutando se intervenire per “alleggerire” il Piano di riequilibrio finanziario pluriennale, al cui interno era stato previsto dalla precedente amministrazione un possibile debito di 380mila in caso di totale soccombenza del Comune nel giudizio di appello.

I motivi della condanna e l’eventuale ricorso. La condanna per il Comune di Sant’Alessio è arrivata per una riserva avanzata dalla ditta in merito a danni subiti in cantiere durante una mareggiata, consistenti nell'insabbiamento della barriera radente, denunciati in occasione della sottoscrizione del primo stato di avanzamento lavori. Il Collegio arbitrale ha infatti riconosciuto un danno pari a 68mila 529 euro “per avere la amministrazione ammesso con quattro delibere, tra 2003 e 2006, che durante lo svolgimento dei lavori le condizioni climatiche non consentirono il corretto e funzionale andamento dei lavori e per non avere contestato specificamente la richiesta di danni”. Una motivazione che secondo l’avvocato Renzo Briguglio potrebbe essere smontata in Cassazione. “Su questa riserva la Corte aveva, seppure in via cautelare, ritenuto sussistere i gravi motivi di impugnazione – spiega il legale del Comune – quindi riserviamo sul punto ogni più approfondito esame anche ai fini di un’eventuale ricorso per Cassazione che l’Amministrazione vorrà valutare”. Più probabile che al terzo grado di giudizio ricorra direttamente l’Associazione temporanea di imprese e in quelle sede eventualmente l’Amministrazione di Sant’Alessio farà valere le proprie ragioni. La sentenza ha inoltre respinto la domanda di risarcimento danni avanzata dal Comune ritenendola inammissibile perché tardiva e ha compensato tra le parti i 2/3 delle spese del giudizio, ponendo a carico del Comune la somma di 5mila 586 euro per compensi di avvocato. “Nel complesso riteniamo che l’appello – conclude Briguglio – ha sortito un effetto assolutamente positivo per il Comune”.

Più informazioni: lodo barriera  


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